Eye Contact Como – Esperimento riuscito: tanti si fermano in piazza Duomo per guardarsi negli occhi – VIDEO

22 novembre 2015 | 18:27
Eye Contact Como – Esperimento riuscito: tanti si fermano in piazza Duomo per guardarsi negli occhi – VIDEO

Riscopriamo il contatto umano. Per un solo minuto, forse anche qualcosa in più, oggi pomeriggio decine di coppie comasche si sono fermate in piazza Duomo a Como per guardarsi negli occhi. Esperimento singolare, curioso e, a guardare anche i partecipanti, anche ben riuscito: presenti fidanzati, ma anche coppie di persone di mezza età e poi famiglie con bambini. Apprezzato, insomma, il primo “Eye contact experiment” sul Lario. Molti seduti su teli, coperte o cuscini, qualcuno ha scelto il giubbotto per fermarsi un minuto dallo stress quotidiano mettendo al bando – anche se per un solo minuto di totale silenzio –  smartphone, tablet, pc ed altre diavolerie tecnologiche

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dal blog 423c

Eye Contact Experiment: l’esperimento sociale che riconnette le persone tramite una comunicazione non verbale. Per scoprire come è nato e come si è diffuso abbiamo intervistato Dominic C. Elliston, organizzatore dell’evento comasco

  • E’ una tua idea o è stata ripresa?

L’idea deriva dalla performance di Marina Abramovic al MOMA nel 2010. Ho scoperto però l’esperimento tramite l’australiano Peter Sharp, che ha fondato The liberators internazional, con la mission di ritrovare i rapporti umani e che ha creato un evento diEye Contact Experiment insieme a Shyam Drury. Evento che a Milano ha incluso la mia amica Charlotte Gray.

  • Come è nata l’idea di riproporlo?

Esattamente come nascono tante idee: 4 amici al bar, certi però di crescere in fretta. Adesso siamo 217. Insieme a me, Charlotte Gray che fa parte di “The liberators of Milan eJacopo, che ha organizzato l’evento del 15 novembre a Lecco, e ha creato da poco una pagina che si chiama Eye Contact Italia.

  • Come ti è sembrata la reazione della gente?

Per alcuni di disagio. Guardando le persone negli occhi si entra nel loro universo, ma solo se il portale è aperto. Credo che attraverso gli occhi si possa dire tantissimo. Infatti come insegnante di inglese ogni giorno ripeto l’esperimento con i miei alunni.

  • Il progetto richiede permessi comunali o ci si muove come con i flash mob?

Non voglio che l’Eye Contact diventi pretesto per una ribellione, ci tengo ad essere in regola.

  • Perché pensi sia importante?

Vorrei migliorare l’interazione come comunità. Ormai non ci si saluta nemmeno più per la strada. Fin da piccolo mi hanno insegnato invece a salutare le persone che non conoscevo. Basta un sorriso per migliorare una giornata.

  • Pensi di proporlo in altri posti? Cosa ne pensi di Varese?

Al momento no, voglio concentrarmi su Como. Vi assicuro però che dopo domenica non mi fermerò, anzi, c’è già una data pianificata prima della fine del 2015.

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