Al Teatro Fumagalli di Vighizzolo Pamela Villoresi porta in scena Santa Teresa

26 novembre 2015 | 23:34
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Al Teatro Fumagalli di Vighizzolo Pamela Villoresi porta in scena Santa Teresa

Basato sulla vita di Teresa D’Avila e della sua ricerca tutta protesa al raggiungimento di un equilibrio che faccia della spiritualità e dell’avvicinamento al  mistero di Dio il fine di un’esistenza altrimenti basata soltanto su vane forme di benessere, lo spettacolo teatrale “”UN CASTELLO NEL CUORE”, in scena sabato 28 novembre al Teatro Fumagalli di Vighizzolo, vuole rappresentare il flusso di energie spirituali che hanno reso  Santa Teresa la prima donna in assoluto ad essere insignita con il  titolo di Dottore della Chiesa.

“UN CASTELLO NEL CUORE- Teresa D’Avila”, scritto da Michele Di Martino ed interpretato da Pamela Villoresi, è uno  spettacolo dall’allestimento fortemente innovativo e pieno di suggestioni per una rappresentazione che ci vuol condurre alla scoperta di una delle figure femminili più significative della storia della Chiesa, Teresa d’Avila, nell ’anno del V Centenario della sua nascita.

pamela villoresi santa teresa

Vissuta nella Spagna del “siglo de oro”, Teresa de Haumada, poi nota con il nome religioso di Teresa di Gesù, è tra le più grandi sante di tutti i tempi: beatificata già nel 1614 e canonizzata nel 1622,nel 1970 fu proclamata Dottore della Chiesa da Paolo VI, prima donna in assoluto ad essere insignita con questo titolo.

Quello di Teresa è un viaggio affascinante anche per l’uomo contemporaneo, alla ricerca del “sacro” e dell’incontro con Dio nel quotidiano che lo circonda,spesso oscuro, ed illuminato solo da piccole epifanie fulminanti e rari momenti di grazia.

Una ricerca ancora più sentita e attuale in un tempo “liquido” come il nostro, che sembra negare continuamente una visione di futuro, costringendoci ad un eterno presente, spesso svuotato, superficiale ed opprimente. Uno spettacolo che parla della bellezza e della Grazia, ma anche del lavoro e delle fatiche che portano alla consapevolezza di come il cuore umano sia abitato dal mistero stesso di Dio.

Il misticismo della Santa  parte da un nucleo individuabile in tutti i suoi scritti, ovvero  è l’amicizia tra il Signore e la sua creatura. Secondo l’interpretazione più tradizionale, in non pochi aspetti parziale, l’ascesa dell’anima umana avverrebbe attraverso quattro stadi, (come scritto nella sua Autobiografia, cc. X-XXII):

Meditazione o orazione di raccoglimento. Si tratta del “ritiro” dell’anima e delle sue facoltà dall’esterno nell’ascolto della Parola di Dio e, secondo gli usi del tempo, particolarmente nella considerazione della passione di Cristo.

L’orazione di quiete. In questo stadio la volontà umana è rimessa in quella di Dio, mentre le altre facoltà, quali la memoria, l’immaginazione e la ragione, non sono ancora sicure a causa della distrazione mondana. Nonostante una piccola distrazione possa essere provocata dalla ripetizione di preghiere o dalla composizione di scritti, lo stato prevalente è ancora quello della quiete.

L’orazione di unione. la presenza dello Spirito attrae in sé la volontà e l’intelletto, in un dono reciproco tra il Signore e la creatura, mentre rimangono “libere” solo l’immaginazione e la memoria. Questo stadio è caratterizzato da una pace beata, una sorta di consapevole consegna all’amore di Dio.

Quando tutta la vita è trasformata da questa esperienza si compie l’unione, di cui l’estasi non può che essere la conclusione assieme naturale, perché vissuta da Teresa in corpore vili, come si affretta a spiegare non senza ironia a più riprese, sia sovra-naturale. L’esperienza dell’incontro con Gesù della santa richiama molto fedelmente il Comentario di Avicenna, nel momento in cui descrive con la metafora del buio o della cecità la percezione che l’anima ha del divino, sostenendo che sia una approssimazione, perché dotata ancora di consistenza sensoria.

Grande interprete Pamela Villoresi , che in una recente intervista si è espressa in questi termini

“Dalle letture sapevo che Teresa vedeva l’anima come un diamante, un castello interiore, dove possiamo godere “dell’amore che in noi vive, che fuori da noi stessi non vediamo. Fuori ci aggiriamo “tra fumi e livide macerie”, nell’ignoranza. Il Castello ha varie dimore, tappe, che approdano alla stanza centrale, quella del matrimonio mistico. Un “cammino di perfezione”, appunto. Il drammaturgo ha lavorato a stretto contatto con padre Antonio Sicari e padre Fabio Silvestri, per individuare gli episodi della sua vita e i suoi pensieri, per tracciare questo percorso nel modo più corretto possibile. Il testo è molto bello (sarà anche un libro). Le parole sono incastonate in una griglia musicale molto suggestiva e toccante di Luciano Vavolo. Siamo riusciti a raccontare (a sommi capi), in un’ora e dieci minuti, la sua vita, il suo pensiero e il suo percorso teologico. Non facile parlando di un colosso come lei: prima donna dottore della chiesa.” 

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TEATRO FUMAGALLI
Via San Giuseppe, 9 –  Vighizzolo di Cantù

sabato 28 novembre ore 21:15

PAMELA VILLORESI

in

UN CASTELLO NEL CUORE- Teresa D’Avila

Argot Produzioni

Movimento Ecclesiale Carmelitano Carmelitani Scalzi della Provincia Veneta

scrittura Michele Di Martino

voce e canto Fabrizio Checcacci, Alessia Spinelli e Maurizio Panici

regia Maurizio Panici

BIGLIETTI: INTERO € 33  – RIDOTTO € 31

Info 031 733711