20 milioni per il rilancio della carne italiana: boccata d’ossigeno per gli allevatori lariani

“Dopo i falsi allarmi dell’OMS lanciati sulla carne rossa è importante l’intervento di sostegno degli allevatori di bovini e suini da carne che a Como e Lecco sono più di 2500 e lavorano in un settore chiave del made in Italy a tavola. Nelle due province lariane, quello zootecnico è il primo comparto agricolo per numero di imprese”.
È quanto affermano Fortunato Trezzi e Francesco Renzoni, presidente e direttore di Coldiretti Como Lecco, nel commentare positivamente l’approvazione degli emendamenti degli onorevoli Oliverio e Guidesi alla legge di Stabilità che consentono di aumentare la compensazione IVA sulle carni bovine e suine (passando rispettivamente a 7,7 per cento e all’8 per cento), destinando al comparto ulteriori 20 milioni di euro in un momento particolarmente delicato per la zootecnia italiana.
L’obiettivo ora è quello di estendere l’obbligo di indicare la provenienza delle carni in etichetta anche ai prodotti trasformati come i salumi: oltre due prosciutti su tre consumati in Italia provengono da maiali allevati all’estero ma il consumatore non lo può sapere.
LA ZOOTECNIA DA CARNE
NELLE PROVINCE DI COMO E LECCO
* Compresi allevatori a orientamento misto; esclusi allevatori ad orientamento da latte
Fonte: Elaborazione Coldiretti Como Lecco su dati Anagrafe Zootecnica Nazionale al 30/11/2015