Onofri presenta la sua squadra di dirigenti: “La cittadella? Bella opportunità” (TUTTI I DETTAGLI)

Primo giorno di lavoro per la direzione strategica dell’Asst Lariana. Oggi il direttore generale Marco Onofri dell’Azienda sociosanitaria territoriale ha presentato la squadra dirigenziale, composta dal direttore sanitario Fabio Banfi, dal direttore sociosanitario Vittorio Bosio e dal direttore amministrativo Salvatore Gioia.
I direttori sono già tutti già al lavoro per rendere operativo il nuovo assetto così come previsto dalla riforma regionale. La legge regionale 23, infatti, ha introdotto una nuova configurazione sul fronte dell’erogazione dei servizi sanitari e sociosanitari territoriali fino al 31 dicembre in capo all’azienda Sant’Anna e all’Asl di Como (Ora confluita nell’Ats).
“La riforma socio sanitaria regionale – ha ricordato Onofri – rappresenta un’opportunità per migliorare ulteriormente sia i servizi ospedalieri sia quelli territoriali e fornire una risposta ancora più appropriata e integrata ai bisogni della popolazione non solo nella fase acuta, ma anche nell’ambito della cronicità e sul territorio, a livello domiciliare”.
“La direzione strategica – ha proseguito Onofri – è stata nominata ed è composta da persone altamente competenti. Il dottor Gioia è una presenza storica sul fronte amministrativo, il dottor Banfi conosce già gli aspetti ospedalieri e rappresenta una continuità nell’attività di direzione sanitaria, mentre il dottor Bosio, proveniente dall’Asl di Como, avrà il compito di gestire la partita sociosanitaria. Adesso il prossimo passaggio per affrontare il cambiamento previsto dalla legge regionale – prosegue Onofri – è di tipo tecnico-burocratico per poter gestire la cessione e l’acquisizione dei servizi e richiederà, a seconda dei settori, alcune settimane o alcuni mesi. Si dovrà poi procedere con una fase conoscitiva più approfondita dei servizi e del personale dell’ex Asl di Como, anche in funzione della redazione del nuovo Piano di Organizzazione Aziendale in base alle direttive contenute nelle Regole Regionali”.
Onofri ha anche spiegato come si potrebbe segnare presto un passo importante in chiave cittadella sanitaria:”Potrebbe essere la prima opportunità di aggregazione tra servizi che fino ad oggi sono stati in carico all’ospedale e altri che erano di competenza della Asl, compattando in alcuni edifici attività sanitarie che oggi sono dislocate nel comasco, a vantaggio dei cittadini”.
All’Asst Lariana, che conta 3.295 dipendenti (compresi i 172 arrivati dall’Asl comasca), sono stati attribuiti gli ospedali Sant’Anna di San Fermo della Battaglia, il Sant’Antonio Abate di Cantù e il “Felice Villa” di Mariano Comense, i Consultori (a Como, Fino Mornasco, Mariano Comense, Ponte Lambro e Cantù), i Sert (a Como, Appiano Gentile e Mariano Comense), i Poliambulatori di Como (via Carso e via Napoleona), Bellagio, Campione d’Italia, Cernobbio, Fino Mornasco, Lomazzo e Maslianico, Olgiate Comasco, Ponte Lambro, Villa Guardia nonché alcuni Centri Prelievo già dell’Ao Sant’Anna e le sedi distrettuali dell’ex Asl di Como.
Il presidio “Erba-Renaldi” di Menaggio, invece, è stato assegnato all’Asst Valtellina e Alto Lario, insieme alle sedi territoriali, confluite nel Distretto del Medio e Alto Lario, quali ad esempio alcuni Punti Prelievo nonché alcune strutture del Dipartimento di Salute Mentale comasco, fino al 31 dicembre gestite dell’Ao Sant’Anna.
E la squadra dirigenziale è già operativa. “Sono tante le sfide che ci attendono – ha sottolineato il direttore amministrativo Gioia – con l’evoluzione del sistema sociosanitario regionale. Il Sant’Anna ha già precorso i tempi, in quanto la sua organizzazione aveva già avuto una spinta verso il territorio, proponendo un’offerta di prim’ordine. Il nuovo assetto consentirà anche virtuose economie di scala sull’acquisto di beni e servizi”.
Per il settore sanitario ospedaliero la parola chiave sarà “integrazione”. “Il Sant’Anna – ha spiegato Banfi, il direttore sanitario – è l’hub, una presenza forte che ci consentirà di sviluppare una cooperazione con altre strutture. Inoltre, per gli ospedali di Mariano e Cantù consolideremo e valorizzeremo le potenzialità”.
Il tutto in un’ottica sinergica con l’area sociosanitaria: “E’ un impegno nuovo – ha aggiunto Bosio, direttore sociosanitario – per la Sanità lombarda e per Como che ha la finalità di migliorare e semplificare l’assistenza e integrare la Medicina Generale con quella ospedaliera. L’obiettivo è certamente ambizioso, ma la nostra priorità è rendere concreta l’integrazione coinvolgendo tutti gli attori e i cittadini”