MENSE SCOLASTICHE (VIDEO) – Aperture della Regione sul pasto portato da casa

Un altro capitolo si aggiunge al “caso” delle mense scolastiche, che negli ultimi tempi sono state al centro di parecchie discussioni a causa dell’elevata cifra chiesta alle famiglie per il buono e per la scarsa qualità del cibo. Il Consiglio regionale ha approvato una mozione del M5S Lombardia in relazione al caso del servizio mensa presso il comune di Corsico dove il Sindaco ha deciso di sospenderne l’erogazione per quei bambini i cui genitori non hanno pagato la retta. La mozione invitava la Giunta regionale a sollecitare gli organi Istituzionali competenti per “dare la possibilità alle famiglie degli studenti lombardi di scegliere se usufruire del servizio mensa oppure permettere di portare il pasto da casa, dando linee guida per la corretta alimentazione e facendone quindi un momento di reale educazione alimentare anche per le famiglie”.
La morosità da parte delle famiglie nei confronti del pagamento della mensa è in continuo aumento. Questo è uno dei punti che è stato al centro del convegno, indetto dal M5S a novembre a Palazzo Pirelli, voluto dal consigliere del M5S Lombardia Paola Macchi per discutere proprio delle criticità legate al servizio delle mense scolastiche.
La Macchi, relativamente a questa approvazione, non ha mancato di sottolineare come :”Il problema è sistemico, molti Comuni lombardi, non solo Corsico, hanno accumulato debiti per i mancati pagamenti per il servizio della mensa scolastica causa dei costi delle mense in Lombardia insostenibili per molte famiglie ; talvolta arrivano a superare anche i 7 euro a pasto e sia le quote che le fasce Isee relative cambiano da comune a comune.[..]Al momento è necessario garantire che i bambini possano pranzare a scuola, che non esistano discriminazioni tra chi usa la mensa e chi non può permettersela ma che sia permesso alle famiglie di scegliere autonomamente quale opzione corrisponda meglio alle sue condizioni economiche ed etiche. L’idea di agire perché gli studenti possano scegliere se portare il pasto da casa o usufruire della mensa oltre che accettabile e concreta risulta di gran lunga più economica. In più nessun bambino rischierebbe più di rimanere a digiuno quando il menù proposto dalla mensa scolastica non è gradito. Nella maggior parte degli altri paesi europei questa è la normalità, vissuta con serenità da famiglie e studenti che si vedono riconosciuto il principio della sovranità alimentare personale. L’approvazione è il primo passo per la realizzazione di scelte alimentari autonome come prevede l’Art. 32 della Costituzione”.
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Se la possibilità di portare il cibo da casa si dovesse concretizzare, bisognerebbe capire quali scenari si aprirebbero per la realtà delle mense scolastiche comasche. La città lariana, nelle settimane scorse, è stata teatro di accesi dibattiti in relazione alla possibilità di creare un punto unico di cottura individuato nella scuola di Via Isonzo, che avrebbe dovuto cucinare e veicolare 4500 pasti.
L’intervento, per ora congelato a causa di una cifra d’intervento ben più elevata di quella ipotizzata originariamente (rispetto ai 700mila euro richiesti e stanziati nel bilancio assestato, sarebbero stati necessari 1 milione e 200mila euro), aveva causato non poco malcontento tra i genitori. Gli alunni della scuola di Via Isonzo si sarebbero dovuti trasferire in quella di Via Picchi proprio per lasciare spazio al centro di cottura, e più in generale, il quesito che le famiglie si ponevano era quello della qualità di una pietanza preparata molto prima della consumazione della stessa.
Al di là dello specifico caso del punto unico di cottura di Via Isonzo, da più parti, sia in città che in provincia, cresce il malcontento nei confronti del servizio delle mense scolastiche e la mozione portata avanti dal M5S incontra parecchi favori. I genitori chiedono sempre più insistentemente di poter dare ai propri figli la “schiscetta”, non solo per questioni economiche, ma anche legate alla qualità del cibo, all’etica e alla tradizione.
Qui di seguito il video del convegno a Palazzo Pirelli. L’intervento di Ivana Rusconi di CiaoComo, intorno all’undicesimo minuto del video, era volto a relazionare sull’inchiesta condotta relativa alle mense scolastiche.
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Ivana Rusconi