Dopo Campobasso, Foggia e Viareggio Filippo Andreani porterà il suo nuovo “Per quanta pioggia cadrà” anche a Como, la sua città. Domenica 24 gennaio, dalle 14.30 circa, il cantautore sarà al negozio di dischi Alta Fedeltà in via Manzoni 2/b. “Una presentazione da solo e senza suonare – puntualizza Filippo tramite facebook – saro’ li perché da quel giorno i vinili saranno in vendita anche dal Morra, che promette prosecco e vivande ai presenti a patto che mi permettiate di firmare la vostra copia”. Il Morra è Francesco Mormile, lungimirante appassionato che ha puntato sul ritorno del disco in vinile per il suo negozio di dischi nuovi ed usati e ha visto giusto, tant’è che il nuovo di Andreani è proprio un disco, addirittura un 45 giri nero o colorato per i collezionisti, e soprattutto (attenzione attenzione!!!), il primo 45 giri a tre lati della storia. Su un lato una nuova canzone di Filippo Andreani, su un altro un brano di Path e sull’ultimo una storia inedita di Zerocalcare.

45 giri o 7 pollici, per chi vuole chiamarlo all’inglese, si chiama “Per quanta pioggia cadrà” e, come detto, racconta tre storie: “Ricorda il tuo nome” di Path (o Pat Atho), ex della band romana Gli Ultimi, “Vite di Carta” una striscia inedita di Zerocalcare, fumetto di 8 pagine che occupa l’ideale lato C, mentre Filippo Andreani racconta in musica la storia di Michele Moretti, roccioso terzino destro della Comense in “Michele non saluta“.

Michele Bruno Moretti non è mai diventato famoso come calciatore. Il momento migliore della carriera lo vive tra il 1929 e il 1934. È infatti uno dei pilastri della Comense, che nella stagione 1929/30 rimane imbattuta nel campionato di Prima Divisione, guadagna la promozione in Serie B. Michele Moretti non è però mai diventato famoso neanche nel dopoguerra, come sindacalista o come uomo politico. Perché dopo esser stato il comandante partigiano “Pietro Gatti” nel corso della Resistenza (ebbe un ruolo importante nelle ultime ore di Mussolini), è stato esule in Jugoslavia per alcuni anni prima di tornare nella sua Como a fare l’operaio alla Tintoria Pessina dove divenne rappresentante sindacale attività per la quale venne anche licenziato.
Filippo Andreani riporta alla memoria Michele Moretti il calciatore ispirandosi ad una vecchia fotografia “Nella foto la squadra è schierata prima dell’inizio della partita e Michele – scrive Andreani – è l’unico che non fa il saluto…
Il tempo non va via / si è fermato a centrocampo /
stupito che ci sia chi tiene il braccio lungo il fianco.
“Terzino per dovere, difensore per vocazione; prima dell’area di rigore, poi con le scarpe rotte eppure gli tocca di andare”, così Filippo Andreani ricorda Moretti in “Michele non saluta” .

Ad accompagnare Filippo i Linea ovvero Gianmarco Pirro (Chitarra), Federico Bratovich (Chitarra), Silvio Calesini (Basso), Fulvio Pinto (Batteria) e il maestro Franco Barbera al pianoforte, la stessa formazione che ha lavorato all’ultimo disco di Andreani “La prima volta”.
Il disco è stato stampato in un numero limitato di copie e domenica pomeriggio a Como ce ne sono a disposizione 20 copie nere e 9 limited colorate. La firma di Filippo Andreani conferirà quel valore aggiunto, ma la possibilità di scambiare qualche chiacchiera con un artista di rara sensibilità come Filippo vale sicuramente una sosta in via Manzoni da Alta Fedeltà
Filippo Andreani, nato a Como nel 1977. E’ avvocato ma non esercita la professione perché farebbe la fine del medico di Spoon River. Nel frattempo fa l’impiegato. Dal 1993 al 2008 ha suonato negli Atarassia Gröp, per cui ha scritto tutte le canzoni. Con questa band ha suonato su centinaia di palchi in Italia e all’Estero.

Dal 2012, per due anni, ha suonato negli Erode, leggendario combo punk dei primi ’90.
Ha pubblicato tre dischi a suo nome: “La Storia Sbagliata” (concept album in cui ripercorre – tra storia e fantasia – l’incredibile vicenda del Capitano Neri e della staffetta Gianna, partigiani della 52esima Brigata Garibaldi operante sul Lago di Como) e “Scritti con Pablo”, i suoi scritti corsari. Nel 2015 è uscito il suo terzo disco solista, “La prima volta”, in cui convivono le sue grandi passioni: i Clash, la canzone d’autore italiana, il calcio che fu’, gli amici che ha, i figli che avrà.