Doppio appuntamento librario alla Ubik

27 gennaio 2016 | 19:35
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Doppio appuntamento librario alla Ubik

Doppio appuntamento librario alla Ubik di Piazza S. Fedele: due serate dedicate alla presentazione di libri diversi tra loro come diversi sono i palati che li vorranno gustare.Si inizia giovedì  28 gennaio alle ore 18.00 con l’incontro con Chiara Civati che presenterà il suo libro “La leggenda della Giubiana” edito da Il Ciliegio.

ubik leggenda giubiana

Nei boschi dell’Italia settentrionale, viveva una strega chiamata Giubiana. Cattiva a più non posso e sempre pronta a proiettare i suoi scherzi contro chiunque incrociasse lungo il cammino, si nutriva di bambini. Fino a quando, un giorno di gennaio, mentre era alla ricerca di cibo, si ritrovò davanti alla finestra di una casetta. Qui, in una stanza illuminata, stavano una mamma e il suo bambino…

Tra mistero, tradizione, astuzia e coraggio,
la storia leggendaria della Strega Giubiana rivive ammaliante in questa fiaba che profuma di magia.
Età di lettura consigliata: da 4 anni.

Di tutt’altro genere il libro che verrà presentato venerdì 29 gennaio alle ore 18.00: l’autore Pietro Ichino presenta il proprio libro “Il lavoro ritrovato” edito da Mondadori. Introduce l’avvocato Marcello Iantorno.

ubik iachino

In questo libro, scritto con il rigore dello studioso ma con la penna agile del giornalista, Pietro Ichino, giuslavorista e senatore della Repubblica, racconta perché e come nel nostro ordinamento è stato introdotto l’articolo 18, spiega il meccanismo giudiziale che ha fatto di questa norma la fonte della job property, traccia la storia politica della riforma che va sotto il nome di Jobs Act, che cosa è accaduto fin qui e che cosa deve ancora accadere.

Per coloro che vogliono un “assaggio” del libro, ecco l’incipit del primo capitolo : “COME NASCONO LE SENTENZE PARADOSSALI E PERCHÉ”

“Se il licenziamento è considerato come una pena di morte, è ovvio che il giudice tenda a non convalidarlo mai. In Italia il licenziamento, nel regime instauratosi all’inizio degli anni ’70 e presidiato dall’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori, è considerato dalla dottrina e dalla giurisprudenza come extrema ratio: una misura estrema, eccezionale, che però, appunto, in casi estremi può essere adottata dall’imprenditore. Tuttavia, poiché dall’opinione prevalente i licenziamenti sono stati a lungo considerati addirittura come una pena capitale, una parte consistente dei giudici del lavoro si è sentita in dovere di annullarli anche in casi davvero estremi, cioè in presenza di mancanze gravissime: siamo o non siamo contrari alla pena di morte, anche di fronte al reato più abominevole?”

Libreria UB!K Como
Piazza San Fedele 32
22100 Como

Info:
031273554
como@ubiklibri.it

 Ivana Rusconi