VIDEO E FOTO – Il dramma delle foibe spiegato agli studenti comaschi (GALLIO PREMIATO IN REGIONE)

Tanti studenti, ma anche istituzioni, personalità politiche e militari di Como e provincia. Una folta partecipazione questa mattina, in Biblioteca a Como, al Giorno del ricordo organizzato da Prefettura e Comune per ricordare il brutale dramma delle foibe nella zona del Friuli Venezia Giulia. A spiegare quella pagine brutta della storia è stato il Prefetto Bruno corda che ha così riassunto quello sterminio ai ragazzi di diverse scuole presenti con le rispettive insegnanti.
LA FOTOGALLERY DELLA MATTINATA
Anche il sindaco di Como Mario Lucini in Biblioteca per ricordare questo dramma. E in platea tanta gente ad ascoltare e ricordare. Anche alcune classi delle superiori di Como presenti alla cerimonia di stamane alla presenza dei rappresnetanti dell’Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia. Lucini, in precedenza, era stato ai giardini di Albate a deporre una corona in ricordo delle vittime. Giardini intitolati ai Martiri Italiani delle Foibe Istriane.
UNA CLASSE DEL GALLIO PREMIATA IN REGIONE
Nel corso del Giorno del Ricordo, cerimonia con la quale Regione Lombardia dal 2008 ricorda nell’Aula del Consiglio regionale le vittime delle foibe, stamane sono state premiate anche le scolaresche che hanno preso parte al concorso regionale dal titolo “Dalla tragedia dell’esodo giuliano-dalmata-istriano all’Europa dei popoli come antidoto dei nazionalismi e alla guerra”. Un riconoscimento è andato alla classe III del liceo classico del Collegio “Gallio” di Como con gli studenti Fabio D’Ottavio e Riccardo Ghielmetti (fotyo sopra). A consegnare medaglia e pergamena il Vicepresidente del Consiglio Regionale Fabrizio Cecchetti presente, tra gli altri, l’Assessore all’Istruzione Valentina Aprea.“Oggi – ha detto il Vicepresidente Cecchetti – a ricordare una pagina drammatica della storia italiana, fatti orribili e disumani che, oltre all’orrore della violenza, della morte e dello sradicamento da casa, hanno portato con sé per troppi anni la vergogna del silenzio”.