LA MODA – Una famiglia su 10 compra vintage, a Como cresce la raccolta di tessuti

Vestire vintage va di moda, +8% i negozi in Lombardia in un anno. Una famiglia su dieci compra abiti usati secondo un’indagine su Milano. Primo motivo il risparmio per il 93% ma anche l’educazione al recupero dei materiali per il 60%. Cresce la raccolta differenziata di tessuti in regione, +21% in un anno. Sono 220 le sedi di impresa attive in Lombardia nel settore del commercio al dettaglio di indumenti usati, su oltre 1.200 in Italia (18%). Milano è prima con oltre cento imprese, seguita da Brescia (29 imprese), Bergamo (19) e Varese (18). Un settore in crescita dell’8,4% in regione e che raddoppia a Lodi e Como.
Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati del registro delle imprese relativi alle sedi di impresa attive nel 2015. Circa una famiglia milanese su dieci acquista indumenti usati (il 41,5% di chi acquista beni usati, e il 54,2% considerando solo le famiglie straniere). Si acquista usato soprattutto per una questione di risparmio (93%) ma anche pe educare al recupero dei materiali (60%). E’ stata di circa 23 mila le tonnellate la raccolta differenziata di tessili in Lombardia nel 2014, in crescita del 21% in un anno. Si raccoglie in Lombardia quasi un quinto di tutti i tessili della raccolta differenziata italiana (124 mila tonnellate). Tra le province Milano è prima con circa 8 mila tonnellate, il 34,3% regionale e il 6,3% nazionale, +11,6% in un anno. Vengono poi Brescia e Bergamo con circa 2,5 mila tonnellate ciascuno, Monza e Brianza e Varese con quasi 2 mila ognuna. In un anno la raccolta differenziata di tessuti cresce soprattutto a Sondrio, +192%, Pavia (+91%), Como (+61%) e Lecco (+57%). Emerge da un’elaborazione Camera di commercio di Milano su dati Ispra catasto rifiuti relativi al 2014, 2013 e 2010. “L’attenzione alla raccolta differenziata – ha dichiarato Massimo Ferlini, membro di giunta della Camera di commercio di Milano – diventa sempre più diffusa e si radica nei comportamenti quotidiani delle famiglie milanesi e lombarde, con effetti importanti non solo in termini di salvaguardia dell’ambiente ma anche di sviluppo di nuove attività imprenditoriali”