Crescono i casinò e le scommesse online. E i casinò tradizionali?

I vantaggi di svolgere una attività economica online sono intuitivi ed evidenti: minori spese per il personale e per gli spazi, accessibilità globale, nessun problema di orario e via dicendo. Non è un caso infatti che molti grandi marchi – dalla cosmetica ai libri, dall’abbigliamento sportivo alla spesa di tutti i giorni – stiano cercando di portare i loro clienti ad acquistare sempre più via web. E lo stesso discorso vale anche per i casinò.
Fin dall’apertura del mercato italiano agli operatori del gioco d’azzardo online, questo settore ha continuato a crescere, con una particolare accelerazione negli ultimi tempi. Una notizia riportata da Agimeg fa comprendere le dimensioni di questo fenomeno: nel 2015 i casinò online sono cresciuti del 31%, passando da una spesa di circa 250 milioni a 327,5 milioni. Per scoprire di più su questo mercato si può consultare la guida ai casino legali su http://it.vegasmaster.com/.
E i casinò “tradizionali”, quelli che rispetto ai casinò online vengono chiamati casinò “di terra”? Alcuni soffrono. Tutti hanno visto ridurre i loro incassi negli ultimi cinque anni, soprattutto a causa della crisi economica, ma per alcuni la riduzione è stata un vero e proprio crollo, mentre per altri una semplice discesa non troppo dolorosa. A quest’ultima categoria appartiene il Casinò di Campione, che è passato da un incassi di 115 milioni nel 2010 a uno di 90 milioni nel 2014. Una perdita che può apparire notevole, ma che non è nulla in confronto a quella patita dal Casinò di Sanremo, che è passato da 73 milioni nel 2010 a 46 milioni nel 2014, una flessione dei profitti del 37,2%.
Fa peggio del casinò di Sanremo solo il Casinò di Venezia, che nello stesso periodo perde ben il 38,8%, passando da un incasso di 157 milioni a 96 milioni. In laguna, però, le cose non andrebbero così male, almeno secondo un articolo del Fatto Quotidiano a firma dell’esperto di giochi Dario De Toffoli. Secondo De Toffoli il casinò avrebbe sì visto ridursi in modo notevole le sue entrate, ma non sarebbe mai andato in perdita e sarebbe a tutt’oggi in attivo, nonostante la crisi che perdura.
I casinò italiani hanno elaborato diverse strategie per affrontare il momento di difficoltà. Campione ospita grandi concerti e mega tornei di poker, che portano nella piccola località sul lago di Lugano migliaia e migliaia di giocatori. Sanremo ospita conferenze, presentazioni di libri e altre attività di interesse locale e nazionale. Non c’è dubbio che la posizione decentrata e la concorrenza dei casinò di Monte Carlo abbiano contribuito alla crisi della storica sala da gioco della riviera ligure. Il Casinò di Venezia si è anch’esso aggiornato, diventando una location di lusso per grandi party, cene lussuose ed eventi di ogni genere.
Insomma, la crisi economica ha colpito duramente i casinò del nostro paese, ma nonostante tutto è certo che hanno ancora un futuro.