Il cinema torna al teatro con Othello di Orson Welles

In uno splendido bianco e nero, con inquadrature particolari, brevissime sequenze e uno stile originalissimo “Othello” è uno dei capolavori di Orson Welles e del cinema del Novecento, lunedì 14 marzo il film viene riproposto al Teatro Sociale di Como per la rassegna in collaborazione con Lake Como Film Festival.
Un capolavoro letterario che, raro caso, genera un vivido capolavoro per immagini. Welles/Shakespeare, autori veri entrambi, così lontani e così vicini. Nella forza di immagini contrastatissime non si smarrisce nemmeno un granello di quel vigore testuale, di quella violenza espressiva che sorregge l’opera di Shakespeare. Bianco o nero, sono bandite le mezze misure nell’Otello. E del resto Orson Welles è autore senza mezze misure, che ha costruito il suo cinema nelle aree estreme. Memorabili, magnifiche e terribili sequenze rendono perfettamente il clima shakespeariano. In questa maniera, il Orson Welles rifiuta di fare un mero “adattamento” dal dramma, ma lo riscrive facendo leva sullo specifico linguaggio cinematografico, così come Giuseppe Verdi lo aveva magistralmente riletto in termini operistici.
“Othello”, bistrattato dalla critica al momento dell’uscita, si è affermato con il tempo anche per la grande prova degli attori, oltre che per la felice trasposizione del testo e per la suggestiva colonna sonora di Francesco Lavagnino. Girato nell’arco di quattro lunghi anni (1949-1952) tra l’Italia e il Marocco, il film conobbe non poche traversie in fase di produzione, compreso il fallimento della casa che aveva accettato originariamente di sostenere il progetto. Molto complesso nell’uso delle scenografie, raggiunge proprio grazie alla costruzione di quel “realismo fittizio” così indispensabile nel cinema (a differenza del teatro) la sua piena dignità di capolavoro cinematografico.
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Othello
Di Orson Welles
Versione italiana
Con Orson Welles (Othello), Suzanne Cloutier (Desdemona), Michael Mac Liammoir (Jago).
Lunedì 14 marzo
Como TEATRO SOCIALE ore 20.30
Ingressi: € 7. Ridotti € 5 (studenti, over 65).
A cura di Lake Como Film Festival.
Ore 20.30
Preludio musicale
Sara Rossini, soprano;
Matteo Cammarata, tenore;
Andres Gallucci, pianoforte
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Note di regia
“Un film non è realmente bello se non quando la camera è come un occhio nella testa del poeta. Senza poeti, il vocabolario del film sarebbe troppo povero per piacere veramente al pubblico. Se il cinema non fosse mai stato toccato dalla poesia, sarebbe rimasto una semplice curiosità meccanica e sarebbe esibito occasionalmente come una balena imbalsamata. Tutto ciò che è vivo deriva dalla capacità di vedere della camera. La quale, naturalmente, non vede al posto dell’artista, ma con lui. La camera, in quel momento, è molto di più di un apparecchio di registrazione, è il mezzo dal quale ci pervengono i messaggi di un altro mondo, un mondo che non è il nostro e che ci introduce nel cuore del grande segreto. Qui comincia la magia. Ma la suggestione può avvenire solo se l’occhio della camera è anche umano. Quest’occhio deve essere all’altezza della testa degli uomini.” Orson Welles