Omicidio di Mozzate: ergastolo per l’albanese che ha ucciso la sua ex (video)

Omicidio di Mozzate – Finisce con una durissima condanna e con altre due inferiori alle richieste della pubblica accusa il processo per il delitto alla stazione delle Nord di Mozzate di due anni fa. Ieri sera la Corte d’Assise di Rimini, dopo quasi 10 ore di camera di consiglio, ha emesso il verdetto: nessuno sconto a Dritan Demiraj, il trentenne panettiere albanese reo confesso di aver ammazzato a coltellate l’ex convivente Lidia Nusdorfi a Mozzate, attirata con l’inganno alla stazione e poi aggredita nel sottopasso e di aver ammazzato, facendo sparire poi il suo corpo, Silvio Mannina 35 anni, origini milanesi, l’ultimo fidanzato di Lidia. Ergastolo per Demiraj come aveva chiesto il Pm nella requisitoria
La sentenza ieri sera. Carcere a vita per l’albanese, ma non per lo zio di Dritan, Sadik Dine, pescatore di 60 anni, assolto dall’accusa di aver ucciso Mannina assieme al nipote e condannato a 5 anni solo per l’occultamento del corpo. Trent’anni di carcere, infine, per Monica Sanchi, la donna di Riccione che aveva allacciato un rapporto sentimentale con Dritan, poi diventata la sua grande accusatrice.