Lotta al bracconaggio, la Regione “salva” sei agenti della polizia provinciale

Approvato dal Consiglio regionale il PDL 276 “Modifiche alla Legge regionale 9 dicembre 2008, n 31 (testo unico delle Leggi regionali in materia di agricoltura, foreste, pesca e sviluppo rurale) e alla Legge regionale 16 agosto 1993, n 26. (Norme per la protezione della fauna selvatica e per la tutela dell’equilibrio ambientale e disciplina dell’attività venatoria) conseguenti alle disposizioni della Legge regionale 8 luglio 2015, n.19 e della Legge regionale 12 ottobre 2015, n.32. “Ringraziamo l’Assessore regionale all’Economia, Crescita e Semplificazione, Massimo Garavaglia in quanto all’interno di questa Legge ha dato a nome di Regione Lombardia ampie garanzie circa il futuro di altri 6 agenti in forza alla polizia provinciale di Como sezione ittico-venatoria oltre ai 13 già previsti sul territorio”. A dichiararlo i Consiglieri di maggioranza al Pirellone, Alessandro Fermi, Dario Bianchi, Francesco Dotti e Daniela Maroni.
“Questo provvedimento – continuano i consiglieri lariani – consente che un’attività molto importante come quella ittico-venatoria venga esercitata da tutti coloro che fino a oggi l’hanno svolta presso l’Amministrazione provinciale di Como, con le seguenti prerogative e cioè che nessun territorio della provincia rimanga scoperto, che gli agenti possano svolgere la propria attività sia a tutela del lago che delle montagne e, non da ultimo, che tale attività possa proseguire anche per il futuro. E’ un segnale importante quello dato in Consiglio regionale, che testimonia la vicinanza di Regione Lombardia a figure come gli agenti della sezione ittico-venatoria che hanno rappresentato una garanzia per il contrasto al bracconaggio, ad esempio e la tutela dalla fauna ittica e montana”.