Alla ricerca di relazioni occasionali attraverso i social media. E’ la tendenza, con tutti le possibili ricadute sulla salute, che riguarda i comportamenti di giovani e adulti che sembra prendere sempre più piede negli ultimi anni. Un tema al centro di un incontro che si è tenuto all’ospedale Sant’Anna, dal titolo “MTSex 2016 – Nuovi comportamenti sessuali e percezione del rischio”.
“Instagram e Tinder, ad esempio, social di uso comune – spiega Amelia Locatelli, responsabile del Centro per le Malattie Trasmissibili Sessualmente dell’Azienda socio sanitaria territoriale Lariana -, rappresentano, tramite le immagini, una modalità di scambio di informazioni che facilita gli incontri occasionali, anche tra persone con una certa differenza d’età, e moltiplica il rischio di contrarre malattie trasmissibili sessualmente se non si usano adeguate precauzioni. E’ importante analizzare questo fenomeno anche da un punto di vista socio-culturale”.
L’incontro e’ stato organizzato per lanciare il progetto tra Centro MTS e Dipartimento trasfusionale. “Questo progetto – aggiunge Locatelli – prevede che un medico del centro MTS accompagni i medici del centro trasfusionale nella raccolta di dati anamnestici relativamente al rischio di esposizione a malattie infettive per via sessuale negli aspiranti donatori. Questo alla luce delle nuove indicazioni sulla raccolta anamnestica in tema di donazione contenute nella Gazzetta Ufficiale di Novembre 2015”.
Durante l’incontro si è colta l’occasione per puntualizzare i cambiamenti culturali e sociali in tema di sessualita’ e per dare uno sguardo al panorama in generale della diffusione delle MST in Italia. I dati:
La patologia piu’ frequente su tutto il territorio nazionale e’ l’infezione da HPV ( papilloma virus) che rappresenta oltre il 70% degli accessi all’ambulatorio MTS del Sant’Anna, seguono sifilide, gonorrea, mollusco contagioso, uretriti non gonococciche.
Per quanto riguarda i dati nazionali secondo il COA ( centro operativo AIDS Istituto sup, sanita’) dal 1/1/1991 al 31/12/2013 sono stati segnalati 103.028 nuovi casi di MTS in Italia. Dal 2005 al 2013 le segnalazioni hanno subito un incremento pari al 31,1% rispetto al periodo dal 1991 -2004. L’80,2% dei casi riguardano eterosessuali; per il 68,7% si e’ trattato di infezioni virali (HPV 55,5%,8,8% mollusco contagioso,6,7% Herpes genitale. Per quanto riguarda la gonorrea i casi sono passati da 189 nel 1999 a 335 nel 2013.
Tra le MTS batteriche, la piu’ frequente in Europa e’ la Chlamydia Trachomatis che colpisce in particolar modo la popolazione giovanile ( 14-24 anni). Anche la sifilide ha avuto nel perido di osservazione alcuni picchi di ripresa, oggi in particolare i casi si riscontrano in MSM ( omosessuali maschi).