Mercato del lavoro, dalla Cgil una denuncia:”Tante violazioni dei contratti”

Sono stati presentati oggi i dati circa l’attività 2015 dell’Ufficio vertenze e procedure concorsuali della Camera del Lavoro di Como. «L’obiettivo – ha commentato Chiara Mascetti, componente di segreteria della Camera del Lavoro di Como – è utilizzare il report come spaccato della situazione circa il mercato del lavoro sul nostro territorio. Siamo passati da 337 fallimenti nel 2014 a 263 nel 2015. In particolare, sono state coinvolte piccole aziende».
Il dato, però, indica che la crisi ha compiuto una sorta di selezione naturale: le imprese, spesso sottocapitalizzate e sostanzialmente monocommittenti del vasto mondo del contoterzismo che dovevano fallire, probabilmente sono già fallite negli anni precedenti.
“I lavoratori coinvolti sono stati 729 – ha spiegato Giuseppe Augurusa, responsabile Uvl – la voce principale riguarda le procedure concorsuali. Stiamo parlando di un territorio formato per il 90% da realtà di piccolissime dimensioni”.
Sul fronte delle vertenze, invece, la parte preponderante riguarda il recupero crediti, con un’ampia fetta dedicata ai mancati pagamenti. Circa le violazioni contrattuali, è significativa l’impugnazione dei licenziamenti, in larga parte derivanti da imprese in assenza di tutele reali. «La voce relativa all’accertamento del lavoro subordinato – ha continuato Augurusa – attinge alla mole di abusi delle figure giuridiche improprie in luogo del corretto inquadramento contrattuale, solo in parte insufficiente riviste dal jobs act».
Il profilo medio di chi si presenta all’ufficio vertenze è, indifferentemente, quello di un maschio o di una femmina. Di solito italiano, con un contratto a tempo indeterminato e full time, nella metà dei casi iscritto al sindacato, fra i 30 e i 50 anni, appartiene al settore del commercio, edilizia e legno, tessile. I dati non considerano il comparto metalmeccanico.
Il 2016 conferma la tendenza del 2015, con un incremento, fino a ora, delle violazioni contrattuali.
“Fra le vertenze significative, alcune con una coda nel 2016, ci sono i fallimenti della ditta Albisetti, dove si è recuperato il 100%, e la vicenda Olmetto, nota vicenda all’attenzione della procura della Repubblica. Al momento, abbiamo recuperato il 54% del credito privilegiato dei lavoratori». C’è poi la questione, ancora in corso, con l’Asf: «Rischia di complicarsi parecchio – ha concluso Augurusa – abbiamo vinto in primo grado la causa per la produttività degli autisti assunti in somministrazione, circa una ventina. Speravamo si trovasse l’accordo, l’azienda ci risulta abbia ricorso in appello. Nel frattempo si sono aggiunti altri 60 lavoratori le cui prime udienze sono previste a giorni. La scuola, invece, c’impegna in due vertenze collettive, una circa il riconoscimento dei diplomi magistrali per l’inserimento nella graduatoria a esaurimento, con la recenti positive sentenze del Tribunale di Como, l’altra riguarda l’assunzione per chi ha superato i 36 mesi di contratto a termine”.