Bruni disperato: la sua prima notte in carcere a San Vittore
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L’ex sindaco di Como in situazione psicologica difficile. Non riesce a riposare, il pensiero alla famiglia. Interrogatorio nei prossimi giorni.
Stefano Bruni sotto choc. Disperato certo per essersi trovato a San Vittore. E dove ha trascorso la sua prima notte da detenuto con le brutte accuse di bancarotta per una vicenda che a Como sta continuamente facendo parlare anche se le reazioni ufficiali non ci sono. Molti, quasi tutti – sia ex colleghi di giunta che ex rivali politici – preferiscono il basso profilo dopo il suo arresto.
L’ex sindaco di Como, prelevato ieri mattina all’alba dalla Finanza di Lecco dalla sua casa in centro città, è ora al carcere milanese. Nei prossimi giorni – non ancora fissata la data – sarà sentito dal Gip di Milano Donata Costa che ha firmato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere.
Ieri, prima del trasferimento a San Vittore, ha potuto incontrare brevemente il suo legale Giuseppe Sassi. I due si rivedranno durante l’interrogatorio.
La prima notte in cella di Bruni, ex uomo potente della città, l’ha trascorsa nella sezione nuovi arrivati. Situazione difficile per lui, facile da pensare.
Disperato, certo, perchè il pensiero fisso è alla famiglia, trovatasi di colpo catapultata al centro dell’attenzione mediatica. Ma poi anche incapace di riposare: troppo lo stress di queste ore. Bruni sotto choc, attonito, quasi incapace di dire qualsiasi cosa. Ora, come detto, è nella sezione nuovi giunti, ma tra pochi giorni sarà trasferito in un’altra sezione del carcere e forse lì potrebbe essere ancora peggio per lui….