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Paratie e guai: gli indagati sfilano davanti al Pm per chiarire, inizia Ferro

13 giugno 2016 | 08:08
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Paratie e guai: gli indagati sfilano davanti al Pm per chiarire, inizia Ferro
Paratie e guai: gli indagati sfilano davanti al Pm per chiarire, inizia Ferro
Paratie e guai: gli indagati sfilano davanti al Pm per chiarire, inizia Ferro

Nuovo giro di interrogatori in Procura. Tutti hanno intenzione di collaborare per vedere attenuare le misure restrittive. Le accuse.

Paratie e guai. L’inchiesta della Procura di Como e della Finanza entra ora nella sua fase cruciale. Da oggi inizia la sfilata degli indagati davanti al Pm Addesso per poter chiarire e spiegare. Tutti, poi, sperano nell’attenuazione delle rispettive misure cautelari ad iniziare dal dirigente comunale Pietro Gilardoni, sempre rinchiuso al Bassone con la brutta accusa di corruzione oltrechè di turbativa d’asta. Gilardoni, scelto dal sindaco Lucini, ha già spiegato al Gip durante l’interrogatorio di garanzia che non pensava certo di commettere illecito con il suo comportamento. Ma il Pm vuole da lui altre precisazioni, chiarimenti più puntuali. Gilardoni è sempre in carcere, come detto.

Ma oggi dovrebbe essere il giorno del suo collega in comune a Como, Antonio Ferro, che non è accusato di corruzione, ma “solo” di turbativa d’asta e per questo è finito agli arresti domiciliari. Con il suo legale Giuseppe Sassi – lo stesso dell’ex sindaco Bruni – dovrebbe incontrare il Pm per spiegare pure lui. Davanti al Gip, nell’immediatezza del provvedimento restrittivo, Ferro si è avvalso della facoltà di non rispondere.

Con loro due saranno interrogati anche gli altri indagati tra cui Gloria Bianchi, compagna di Ferro, ma pure l’atra dirigente comunale Maria Antonietta Marcianò: per entrambe le Procura di Como ha chiesto i domiciliari, non concessi dal Gip. Da sentire pure gli imprenditori Foti (ai domiciliari) e Ferrario (architetto, in carcere assieme a Gilardoni) con le stesse imputazioni.