Niente sconto dal Riesame: Stefano Bruni rimane a San Vittore




Respinto il ricorso presentato dai suoi legali per una attenuazione della misura cautelare. L’ex sindaco sempre in cella da quasi un meser: è molto provato.
Nessuno sconto, nessuna attenuazione della misura cautelare in carcere. L’ex sindaco di Como Stefano Bruni resta in cella a San Vittore a Milanp. Lo ha deciso il Tribunale del Riesame di Milano che in queste ore ha respinto il ricorso presentato dai legali del commercialista comasco, arrestato quasi un mese fa con l’accusa di concorso in bancarotta per una vicenda che non c’entra nulla con il Comune di Como.
I legali dell’ex primo cuittadino hanno chiesto al Riesame una attenuazione della custodia cautelare: i domiciliari. Richiesta, però, respinta. Evidentemente le esigenze cautelare sussistono di nuovo per poter completare tutti gli accertamenti.
Bruni, comunque, era stato indagato dalla Procura cittadina – al pari del suo successore Mario Lucini – per la vicenda-paratie. I guai di Bruni, che da quanto si è appreso è molto ptovato dalla detenzione di diverse settimane, sono legati alla ricapitalizzazione di una società che avrebbe dovuto occuparsi di incassare i tributi locali per conto di centinaia di amministrazioni. Per la Procura di Milano e la Finanza quell’operazione di ricapitalizzazione sarebbe stata fatta con titoli privi di valore.