Crisi Holcim: anche il sindaco di Merone sfila al fianco degli operai



Giovanni Vanossi disponibile a tutti gli sforzi per salvare i posti di lavoro. Ora vicenda sul tavolo degli Industriali e di Maroni
Si è svuotata la fabbrica, si sono svuotati gli impianti di betonaggio e si è riempita la piazza. La protesta dei Lavoratori del gruppo HOLCIM, contro l’annuncio dei 73 esuberi, oggi si è concretizzata con lo sciopero di 8 ore con una adesione quasi totale, la manifestazione per le vie del Municipio di Merone con 180 Lavoratori e l’incontro con il sindaco Giovanni Vanossi.
Una delegazione di Lavoratori ha spiegato le proprie ragioni al primo cittadino di Merone e ha illustrato anche i timori per le possibili ripercussioni che potrebbero verificarsi dopo la scelta annunciata dalla prima multinazionale del cemento. Infatti il rischio che il gruppo lasci l’Italia è uno degli scenari futuri.
Il sindaco ha dichiarato la sua disponibilità a svolgere un consiglio comunale aperto sulla vertenza, a partecipare a tutti gli incontri istituzionali futuri e ha dichiarato che interloquendo con la direzione di HOLCIM l’ha invitata a rimuovere le rigidità espresse nella trattativa. I lavoratori hanno apprezzato la vicinanza espressa dal Comune di Merone. In vertenze occupazionali di questo genere le istituzioni non possono essere equidistanti tra le ragioni del lavoro e quelle del profitto.
Giovedì 23 Giugno si svolgerà un incontro tra le Segreterie Generali di CGIL CISL UIL di Como, Feneal Filca e Fillea Territoriali ed i vertici di Unindustria Como per spiegare le ragioni della vertenza. Coinvolto anche il presidente della regione Maroni sul cui tavolo la vicenda arriverà in questi giorni.