Rally del Ticino: capolavoro di Gilardoni, subito a segno con la Hyundai Wrc

26 giugno 2016 | 20:12
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Il pilota di Grandola domina la gara alla sua prima partecipazione con una vettura simile. Alla fine le sue prime parole:”Subito feeling con la vettura”. Secondo Re.

L’edizione numero 19 del Rally Ronde del Ticino va in archivio con la schiacciante vittoria di Kevin Gilardoni, che con la sua Hyundai i20 WRC ha dominato la scena fin dalle prime battute, staccando nettamente al traguardo i favoriti della vigilia, Sébastien Carron (Ford Fiesta R5) e Felice Re (Ford Focus WRC). Quest’ultimo, primo nelle ultime tre edizioni della corsa, ha lottato con Carron per il secondo gradino del podio mentre il migliore dei ticinesi, Ivan Ballinari (Ford Fiesta R5), ha faticato non poco per sopravanzare l’ex campione svizzero Greg Hotz (Citroën DS3 R5). Gilardoni ha poi messo in fila Re e Carron.

Le bizze del clima hanno caratterizzato il rally ticinese, con la seconda prova speciale che è stata interrotta – e perciò si è provveduto a dare tempi imposti separati decisi dalla direzione gara ai vari concorrenti – per un violento acquazzone che si è scatenato subito dopo l’inizio della frazione cronometrata. Vero è che per Gilardoni non è stato difficile gestire anche quest’imprevisto, mantenen-dosi sempre saldamente al comando della gara e limitandosi, dopo la quarta prova speciale, ad amministrare il cospicuo vantaggio accumulato.

LE PRIME PAROLE DI KEVIN:”FEELING CON LA MIA AUTO”

gilardoni vince rally del ticino

“Sono ovviamente felice del risultato ottenuto, anche perché non avevo fatto ancora tanti chilo-metri con la i20”, ha ammesso il 24enne pilota comasco, che è tra i pochi ad aver gareg-giato in categorie anche molto diverse tra loro come le monoposto, i kart, i prototipi, le cor-se GT e la Nascar americana, “ma il risultato conferma che ho trovato un buon feeling con la vettura, che si è dimostrata davvero competitiva”.

Felice Re ha dovuto abdicare dopo aver dominato la scena per tre anni consecutivi, ma lo ha fatto con l’onore delle armi e dimostrandosi molto competitivo di fronte a giovani talenti come appunto Kevin o Sébastien Carron. Quest’ultimo, tra l’altro, ha il titolo svizzero ormai in tasca, potendolo perdere soltanto con un improbabile doppio ritiro nelle prossime prove in calendario, il Rally du Mont Blanc e il classico “Vallese”.