Un Elisir che ha fatto innamorare la città




Debutta questa sera all’Arena del Teatro Sociale “Amore Furtivo – 9° edizione del Festival Como Città della Musica”, la rassegna estiva che prosegue e completa la stagione regolare offrendo un interessante “spaccato” dell’offerta artistica che il teatro di como mette in campo ogni anno.
Ad aprire il festival Como Città della Musica sarà L’elisir d’amore opera di Gaetano Donizetti scelta per per 200.com Un progetto per la città, ovvero l’opera partecipativa del Teatro Sociale di Como AsLiCo. Nata in occasione dei festeggiamenti per il bicentenario del teatro per coinvolgere attivamente il pubblico e la città, l’opera partecipata è giunta alla quarta edizione e anche questa volta circa 200 comaschi hanno partecipato alla preparazione dell’opera fianco a fianco con i profossionisti e, questa sera, debutteranno nel coro diretti da Dario Grandini, Mario Moretti.

un momento delle prove
Con Elisir d’Amore, ci troviamo davanti ad una pagina donizettiana dal ritmo drammaturgico perfetto, in cui la prassi compositiva di recitativi, scene ed arie non porta mai a momenti di stasi. I numerosi colpi di scena infatti, connaturati al genere buffo della partitura, sono resi vivi da una drammaturgia letteraria e musicale che non lascia spazio a cali di tensione e mantiene sempre viva la curiosità degli spettatori.
L’Elisir venne rappresentato la prima volta a Milano il 12 mggio 1832. Nell’originale libretto di Felice Romani la vicenda narrata si svolge verso la fine del XVIII secolo e i protagonisti vivono in un villaggio dei Paesi Bassi. Nella versione di Rosetta Cucchi che vedremo a Como siamo all’incirca negli anni Ottanta, in una scuola d’arte americana piena di giovani studenti energici e ambiziosi. Adina non è più una bella e ricca fittavola ma la beniamina dell’istituto e reginetta delle cheerleader mentre Nemorino è una specie di nerd, zimbello di tutta la scuola, non più il giovane contadino pensato da Felice Romani. Anche i soldati vengono trasposti e diventano una gang di motociclisti al cui comando c’è Belcore e, quando Nemorino decide di arruolarsi per amore è affiliato alla banda del suo rivale con tanto d’iniziazione e firma di sangue. E poi c’è Dulcamara, il ciarlatano che vende a Nemorino un fantomatico Elisir d’amore in grado di far cadere l’amata tra le sue braccia, che qui entra a cavallo di una moto di grossa cilindrata sulla quale è esibita una foglia di Marijuana e, infatti, si rivela essere uno spacciatore.

Già rappresentata a Bologna questa versione dell’Elisir d’Amore di Rosetta Cucchi è molto piaciuta soprattutto per merito di una regia frizzante e comunicativa. Tra le arie dell’opera la più conosciuta è ” Una furtiva lagrima” romanza di Nemorino.
Arena del Teatro Sociale di Como
DirettoreJacopo Rivani
RegiaRosetta Cucchi
biglietti da 30 a 25 euro + prevendita
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