Poste, quanti disservizi: i parlamentari lariani chiedono al Ministro di intervenire

30 giugno 2016 | 19:37
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Poste, quanti disservizi: i parlamentari lariani chiedono al Ministro di intervenire
Poste, quanti disservizi: i parlamentari lariani chiedono al Ministro di intervenire
Poste, quanti disservizi: i parlamentari lariani chiedono al Ministro di intervenire
Poste, quanti disservizi: i parlamentari lariani chiedono al Ministro di intervenire

Molteni, Braga e Guerra compatti nel chiedere un intervento urgente. “Troppi cittadini penalizzati da questo nuovo servizio di recapito”. Il dettaglio.

I disservizi delle Poste nel comasco arrivano sul tavolo del Ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda. Tutti e tre i nostri parlamentari – Nicola Molteni della lega – ma anche Chiara Braga e Mauro Guerra del Pd – hanno sollecitato interventi mirati alla luce dei recenti problemi evidenziati con la consegna a giorni alterni della corrispondenza. “così non si può andare avanti – dicono i deputati lariani – il nostro territorio risulta fortemente penalizzato da questa decisione di Poste.

Ecco le dure prese di posizione.

molteni intervistato via borgovico

“Uffici postali chiusi e consegna a giorni alterni nel comasco e nel canturino. Così si penalizzano tutti i cittadini, soprattutto le fasce più deboli. Poste italiane è una società pubblica e deve garantire i servizi e non solo fare utili e profitti. Già in passato mi sono battuto contro la chiusura di alcuni uffici postali nel comasco ed oggi insisto con questa interrogazione urgente perché il Ministero dello sviluppo economico intervenga immediatamente”. Così il Nicola Molteni, deputato comasco della Lega Nord firmatario dell’interrogazione al Ministro. “Chiusure, disagi, disservizi, è evidente infatti che la politica portata avanti da Poste Italiane non è coerente con la mission di una società a capitale interamente pubblico che si è impegnata a raggiungere determinati obiettivi di qualità con un contratto siglato con lo stato. A pagarne le conseguenze – conclude Molteni – sono i cittadini comaschi e canturini, soprattutto le persone più anziane, i più deboli e quelli che vivono nei comuni montani, lontano dal capoluogo. Chiediamo al ministro Calenda di sospendere questo disastroso modello di gestione e recapito a giorni alterni nei comuni del comasco messo in atto da Poste Italiane e di far garantire l’espletamento del servizio postale universale”.

braga e guerra 2

“Da mesi si è avuta notizia dell’intenzione di Poste Italiane S.p.A. di proseguire il processo di riorganizzazione, razionalizzazione e taglio degli uffici postali già avviato da tempo, attraverso l’attuazione in alcune aree del territorio italiano del nuovo modello di consegna a giorni alterni su base bisettimanale che colpisce in modo significativo anche la provincia di Como. Oltre ad essere stata attivata in via sperimentale in Val d’Intelvi, da qualche settimana coinvolge anche Como città, Asso, Lomazzo, Olgiate Comasco, Inverigo, Erba, Menaggio, Cantù, Mariano Comense e Turate”. Lo dichiarano i deputati comaschi del Partito Democratico Chiara Braga e Mauro Guerra alla luce dei sempre più frequenti casi di disservizi postali. Il nuovo sistema di recapito della corrispondenza a giorni alterni, – chiariscono i deputati comaschi – non tenendo conto né della peculiarità dei singoli territori come certamente è il lago di Como, né delle esigenze e delle criticità delle diverse realtà locali, sta arrecando notevoli disagi e difficoltà sia in termini di evidenti limitazioni alla fruibilità, accesso e qualità dei servizi postali essenziali per i cittadini, in particolare per le fasce più anziane, che di un ulteriore peggioramento delle condizioni di lavoro dei dipendenti postali con aumenti dei carichi di lavoro da gestire in tempi più ristretti a seguito della riduzione degli addetti alle consegne”.