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In Arena a guardar la stella: domenica Eleonora Abbagnato

9 luglio 2016 | 10:28
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L’etoile dell’Operà di Parigi era già stata ospite del Festival Como Città della Musica nel 2012. All’Arena del Teatro Sociale.

Nel bel mezzo del cammin…(basta Dante). A metà del Festival Como Città della Musica incontriamo l’etoile dell’Operà di Parigi Eleonora Abbagnato che, domenica 10 luglio, torna al festival di Como con grande piacere nostro (crediamo anche suo), per danzare la “Carmen”, coreografia e regia di Amedeo Amodio, sulle musiche dell’opera di Georges Bizet e con interventi musicali originali di Giuseppe Calì.

Il balletto mira a costruire un personaggio giocoso e spavaldo, profondamente consapevole dell’ineluttabilità della fine, che conduce un gioco trasgressivo e che cede alla passione in un impossibile tentativo di sfuggire alla sorte. Accostamenti scenici imprevedibili e surreali mirano a mettere in campo la “solitudine tragica e selvaggia” di una donna che cerca di affermare il proprio diritto all’incostanza.

eleonora abbagnato

In scena l’eleganza e l’indiscusso talento dell’Abbagnato che a soli 22 anni diventò Première Danseuse dell’Opéra di Parigi, interpretando le creazioni dei più grandi maestri della coreografia come Roland Petit, Pina Bausch, William Forsythe e John Neumeier. Oggi l’Abbagnato è  Direttrice del Corpo di Ballo del Teatro dell’ Opera di Roma, nonché Danseuse Étoile del Ballet de l’Opéra National de Paris

Eleonora Abbagnato, che venne al Festival Como Città della Musica la prima volta nel 2012, si esibirà all’Arena del Teatro Socialedomenica 10 luglio alle ore 21.30.

La serata si preannuncia un grande successo. Biglietti da 40€ a 50€ + prev. presso la biglietteria del teatro oppure www.teatrosocialecomo.it

eleonora abbagnato

ELEONORA ABBAGNATO

in Carmen

Balletto in due atti dal racconto di Prosper Merimée. Musica di Georges Bizet.

Danzatori :  Eleonora Abbagnato, Alexandre Gasse (Don José), Giacomo Luci (Escamillo) ,Giorgia Calenda (Micaela), Valerio Polverari (Ufficiale)

e con Giacomo Castellana, Giovanni Castelli, Virginia Giovanetti, Walter Maimone, Gloria Malvaso, Marco Marangio, Marta Marigliani, Valerio Marisca, Flavia Morgante,  Giovanni Perugini, Susanna Salvi, Flavia Stocchi

Coreografie e regia Amedeo Amodio

Adattamento e interventi musicali originali Giuseppe Calì

Scene e costumi Luisa Spinatelli                 

Maître de ballet Stefania di Cosmo

Produzione Daniele Cipriani Entertainment

NOTE DI REGIA

 “Ah, Carmen! Ma Carmen adorée!”. Sulle ultime note dell’opera si chiude il sipario.
In palcoscenico inizia lo smontaggio delle scene. A poco a poco il personale e quanti altri hanno assistito allo spettacolo da dietro le quinte, vengono catturati dai fantasmi del dramma appena trascorso e man mano, un gesto, una frase, uno sguardo li spinge ad immedesimarsi in ognuno dei personaggi, per puro caso. Sarà, dunque, per puro caso che Don José incontra Carmen, che rappresenterà per lui l’unico momento di vita autentica, intensa, ma anche quello della morte. A questo punto è tutto stabilito, meno il percorso o labirinto dei due destini ormai indissolubilmente legati. Così si potranno creare accostamenti scenici imprevedibili e surreali, ma sempre volti verso un’unica fine. Sarà comunque Carmen, profondamente consapevole dell’ineluttabilità del momento finale, a condurre il gioco trasgressivo ed eversivo, in un impossibile tentativo di sfuggire alla sua sorte. La scena, come la musica, si svuota durante lo svolgimento del racconto, fino a rimanere nel momento finale completamente scarna, desolata ad esprimere la “solitudine tragica e selvaggia” di una donna che cerca di affermare il proprio diritto all’incostanza.

Amedeo Amodio

NOTE MUSICALI

Si dice che nell’attimo della morte tutti i momenti importanti della vita riaffiorino per rendere presente ancora una volta ciò che sta per essere irrimediabilmente perduto; soprattutto le grandi emozioni, i momenti d’amore, ritornano a celebrare se stessi in un ultimo anelito di attaccamento alla vita o a ciò che di essa ha rappresentato l’essenza.

Carmen vive una tragedia, quella di chi non può sopravvivere alle proprie trasgressioni ed anche la musica, a suo tempo, è stata sentita come trasgressiva e forse quasi blasfema; un flusso incontrollabile di sensualità portato nel luogo più borghese e meno trasgressivo della società tardo ottocentesca : il teatro. In questo lavoro di adattamento ho voluto restare il più fedele possibile all’originale di Bizet, mantenendo i brani delle suites già esistenti ed adattando le parti vocali nel modo più conforme possibile alla partitura dell’opera.

Solo alla fine, quando la tragedia diventa nostra, e di qualsiasi epoca, la musica di Bizet ritorna in forma di ricordo, uno sguardo sul passato, ed il dramma della cancellazione si consuma, si racconta e si trasforma nella musica in forma di esalazione progressiva dal suono al silenzio; un abbandono del tempo fino all’immobilità più totale.

Giuseppe Calì

eleonora abbagnato

BIOGRAFIA ELEONORA ABBAGNATO

Danseuse Étoile, Ballet de l’Opéra National de Paris

Direttrice del Corpo di Ballo del Teatro dell’ Opera di Roma

Inizia a studiare danza classica all’età di quattro anni in Italia, poi frequenta la scuola di Marika Besobrasova a Monte Carlo. Scelta da Roland Petit per essere “Aurora bambina”nella sua versione de La Bella addormentata nel bosco, Eleonora continua la sua formazione al Centro di Danza Rosella Hightower a Cannes (1991) ed entra l’anno seguente alla scuola di Danza dell’Opéra di Parigi. Qui frequenta i suoi corsi, partecipa alle tournée e agli spettacoli.

Eleonora Abbagnato è scritturata nel balletto dell’Opéra di Parigi nel 1996 partecipando a numerosi spettacoli del repertorio classico e di quello contemporaneo (da George Balanchine a Rudolf Nureyev, Roland Petit e Pina Bausch). “Coryphée” nel 1999 e “sujet” nel 2000, Eleonora è solista nelle creazioni di Rudolf Nureyev (Don Chisciotte, La bella addormentata nel bosco, Cenerentola, La bayadère, Raymonda, Lo schiaccianoci), Martha Graham (Temptations of the Moon), Pierre Lacotte (La Sylphide), Roland Petit (Clavigo e Le jeune homme et la mort) e George Balanchine (Emeralds), ecc. E’ promossa a “première danseuse” nel 2001 a soli 22 anni. Da quel momento Eleonora Abbagnato amplia notevolmente il suo repertorio interpretando le creazioni dei più grandi maestri della coreografia come Roland Petit, Pina Bausch, William Forsythe, John Neumeier, Jiri Kylian, Jerome Robbins, Maurice Béjart, George Balanchine, Yuri Grigorovitch, Serge Lifar, Angelin Preljocaj, José Montalvo…

Eleonora riceve il “Prix Danse Europe” (1990), il “Prix du Cercle Carpeaux” per i risultati nel corso della stagione 1998-99, il Premio Positano, il Premio del Pubblico conferito dall’ AROP nel 2000, il Premio Internazionale Gino Tani nel dicembre del 2001 e il Premio Barocco (Lecce 2007).
Appare in diversi spettacoli televisivi e debutta sul grande schermo nel 2008 con il film Il 7 e l’8 di Ficarra e Picone, ricoprendo con grande spigliatezza il ruolo della sorella di Tommaso (Ficarra). Nel 2009 Paolo Bonolis la invita a Sanremo per affiancarlo nella conduzione del Festival della canzone italiana, dove conquista il pubblico con la sua grazia ed eleganza.

Sempre nel 2009, le viene attribuito il riconoscimento di “Siciliana dell’anno 2008” dal Presidente della Regione Sicilia e vince il Premio italiano “Danza&Danza” come migliore interprete dell’anno 2008.
Dal 2009 al 2011 è consulente artistica del Teatro Petruzzelli di Bari, per il rilancio di questo storico teatro. Nell’autunno del 2009 Vasco Rossi la sceglie come interprete ideale, per evocare le diverse sfaccettature della figura femminile nel suo nuovo video Ad ogni costo, che diventa in poche settimane un cult. Eleonora affronta anche l’esperienza teatrale, diretta da Maurizio Scaparro, nello spettacolo Polvere di Baghdad dove recita e balla. Questo spettacolo rappresentato in diverse città italiane – tra cui Venezia, Milano, Roma, Firenze – costituisce il momento conclusivo della Sezione Teatro della Biennale di Venezia.

Nel novembre 2009 la Rizzoli presenta l’autobiografia di Eleonora, nella quale la ballerina racconta la sua vita di ieri e di oggi: un percorso straordinario, costruito con entusiasmo e tenacia, che “l’ha portata proprio dove voleva essere”. Libro che è subito un successo in poche settimane.
Il 31 dicembre 2009 Eleonora corona anche un altro grande sogno: ballare in occasione del Concerto di Capodanno a Vienna, trasmesso in mondovisione, con i costumi disegnati appositamente per lei da Valentino. A giugno 2010 riceve, con lettera ufficiale dal Presidente Nicholas Sarkozy, il prestigioso riconoscimento di “Chevalier dans l’ordre National du mérite” per i meriti acquisiti all’Opéra di Parigi. Il 27 marzo 2013, dopo aver danzato Carmen di Roland Petit, viene nominata “étoile”, prima italiana a raggiungere questo traguardo all’Opéra di Parigi. Regolarmente invitata a danzare all’estero, Eleonora Abbagnato si è esibita in Italia, Giappone, Germania, Austria, Svizzera, Russia, Stati Uniti e Canada.

Ad aprile 2015 viene nominata Direttrice del Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma