Un grande Estival Jazz a Lugano: Noa, Hadley ed anche Julian Marley
Un grande cartellone per questa 38esima edizione di Estival jazz di Lugano. Grandi nomi della musica che da settimana scorsa – a Mendrisio e poi a Luganbo da giovedì – animano le serate di ticinesi e turisti. Molti anche i comaschi presenti per ammirare autentiche star della musica internazionale: da Nina Simone a Noa. E ieri sul palco di Lugano anche la leggenda Tony Hadley, ex Spandau Ballet, poi il figlio di Bob Marley, Julian. Grandi applausi per lui e la sua band (video sopra).
Estival 2016: è stata un’edizione calda e spettacolare!
A conclusione della sua 38esima edizione, l’organizzazione di Estival è particolarmente soddisfatta della riuscita di una
manifestazione che anche quest’anno ha riempito le piazze di Mendrisio e di Lugano con un programma variato, intenso e
particolarmente attrattivo: una proposta che ha catturato l’interesse di una vera e propria marea di pubblico.
Decine di migliaia di spettatori hanno sfidato i quarti e le semifinali dei campionati europei di calcio, hanno affrontato la torrida calura e l’inedita comparsa di nugoli di moscerini per partecipare all’immancabile e festoso rito collettivo accompagnato dalla musica di artisti strepitosi lungo 15 indimenticabili appuntamenti in cartellone.
Sarà difficile cancellare dalla memoria il pienone di questo weekend sulla storica piazza luganese, presa d’assalto dal
pubblico per accogliere il bellissimo concerto di Noa con l’Orchestra della Svizzera italiana. Come rimarrà impresso anche
l’entusiasmo che ha salutato la straordinaria bravura di Lisa Simone, le magiche composizioni del trio di Avishai Cohen, il
fantastico progetto di Bill Evans con il suo esplosivo quartetto, il Reggae di Julian Marley, la bravura degli Steps Ahead, la sopresa musicale “nostrana” con i Balkan Lovers e i Final Step, i contagiosi ritmi funky di Nik West, la potente voce di Tony Hadley che ha infiammato i cuori di un’intera generazione con i successi degli Spandau Ballet5 ma l’elenco si fa troppo lungo per sottolineare le occasioni che hanno permesso di riempire all’inverosimile la platea di Estival (e il lungolago di Lugano).
Un bilancio dunque assolutamente positivo che, ce lo auguriamo, dovrebbe portare un po’ di ottimismo sul futuro di Estival: un
patrimonio di tutti che va preservato e sul quale si sta già lavorando