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Maroni:”Impossibile accogliere altri immigrati, qui occupazione del territorio”

20 luglio 2016 | 10:55
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Maroni:”Impossibile accogliere altri immigrati, qui occupazione del territorio”
Maroni:”Impossibile accogliere altri immigrati, qui occupazione del territorio”
Maroni:”Impossibile accogliere altri immigrati, qui occupazione del territorio”

Durissimo il presidente della Regione: attacco al Governo:”Non possiamo far altro che protestare, il mio esempio quando ero al Ministero…”

“In Lombardia come in altre regioni e’ impossibile accogliere altri immigrati, anzi altri clandestini, perche’ non si tratta di profughi. Anche a Como come sta accadendo in queste ore”. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni questo pomeriggio, intervistato a TGCom24.

IN ATTO OCCUPAZIONE DEL TERRITORIO – “C’e’ una gestione che non coinvolge le Regioni – ha spiegato il presidente -, sono decisioni prese dalle Prefetture, quindi noi assistiamo a questa occupazione del territorio, che non da’ alcuna garanzia di integrazione e che anzi suscita allarme da parte dei sindaci, degli amministratori, di tutte le parti politiche”. “E’ una gestione sbagliata da parte del Governo – ha ribadito Maroni -, e noi non possiamo fare altro che protestare e dire che non siamo d’accordo”.

FERMARE GLI ARRIVI – “La soluzione e’ una sola: evitare che arrivino – ha proseguito -. Quando ero ministro dell’Interno, nel gennaio-febbraio 2011, durante la cosiddetta ‘Primavera araba’, arrivarono 40.000 persone. Poi pero’ a luglio dello stessi anno riuscimmo a fermare gli sbarchi, perche’ io mi diedi da fare, andai in Libia, Tunisia, Egitto e feci degli accordi con i Governi locali per rafforzare i controlli, fornendo anche i mezzi alle Polizie locali, e impedire le partenze. Anche oggi e’ possibile, ci sono Governi in quei Paesi. Altrimenti non c’e’ possibilita’ di gestione e la situazione non potra’ che peggiorare”.

IMPOSSIBILE GARANTIRE SICUREZZA – “Sono molto preoccupato – ha detto il numero uno di Palazzo Lombardia -, dato quello che sta succedendo in Europa: non possiamo garantire la sicurezza ai nostri cittadini”