36 anni l'orrore alla stazione di Bologna: anche i Mauri sulle cartoline

Ottomila cartoline per 85 storie: le vittime della strage della stazione di Bologna, 36 anni fa (2 agosto 1980) sono state ricordate così poco fa nella cerimonia che si è svolta in centro alla città emiliana. Tra di loro anche i componenti della famiglia Mauri di Tavernola, in stazione quella tragica mattina alle 10,25 – l’ora della tremenda esplosione – per un guasto alla loro auto durante il viaggio verso la vacanza.

La storica Cinzia Venturoli ha riunito le loro storie ed i loro nomi realizzando piccole biografie che sono state distribuite stamane al corteo in ricordo dell’orrore di 36 anni fa. L’iniziativa è promossa dalla Regione e dall’associazione familiari delle vittime della strage .L’idea, spiega la presidente dell’assemblea Simonetta Saliera, è nata da un’esperienza nelle scuole: “I ragazzi chiedono chi erano quelle persone, perché erano lì”. Spesso per una crudele casualità, come ha scritto la poetessa Wislawa Szymborsk.

Ed è esattamente quello che è avvenuto per la famiglia Mauri (sopra nella foto). Luca, 6 anni, viveva con mamma Anna Maria e babbo Carlo a Tavernola. Il giorno prima erano partiti per Marina di Mandria, ma a Casalecchio ebbero un incidente. Ne uscirono illesi, ma l’auto si guastò: la lasciarono da un meccanico e decisero di ripartire in treno per Brindisi. Morirono tutti nella strage.

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36 anni l’orrore alla stazione di Bologna: anche i Mauri sulle cartoline

Nella cerimonia di stamane le 86 vittime ricordare in modo affettuoso. Per ognuna una piccola biografia e la sua storia. La tragica fatalità dell’incidente.

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