Profughi a Como, il numero aumenta ancora:”Una stazione irriconoscibile”
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Ormai siamo ad oltre 300, la Lega scende in piazza ed anche Rifondazione conferma le difficoltà a gestire la situazione.
Il numero di profughi arrivati a Como cresce ancora. E supera le 300 unità (a ieri sera). Ormai la situazione diventa critica con il passare dei giorni e le persone ferme a bivaccare ai giardini tante, tantissime. Tra abiti stesi e bambini che giocano. Il tutto davanti ai turisti in arrivo e partenza da Como. Le reazioni in queste ore sono tante ad iniziare da quelle della Lega Nord che da giorni sta seguendo la situazione con apprensione. Il parlamentare Nicola Molteni ha diffuso una nota nella quale parla di un “Renzi che va a divertirsi con la famiglia alle Olimpiadi di Rio mentre a Como la situazione dei profughi è esplosiva. Qui ormai – tuona Molteni – è un allarme sociale ed una nuova Ventimiglia”.
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La segretaria cittadina Alessandra Locatelli (foto sopra) è andata anche oggi a fare un sopralluogo. La sua nota è durissima, eccola
La stazione di Como è ormai irriconoscibile. Si tratta di una porzione di città strappata ai cittadini e diventata terra di nessuno dove le norme non valgono più. In poche settimane i clandestini da una cinquantina sono diventati più di 300 e la “macchina” del soccorso e dell’assistenza potrebbe arrestarsi da un momento all’altro”.
Sembrerebbe che non sia cambiato molto e per certi versi è vero! Continuano a mancare abiti, scarpe e prodotti per l’igiene personale e non si capisce chi debba provvedere Continua a non esserci un presidio sanitario Continuano a non esserci nè mediatori culturali nè personale in grado di fornire spiegazioni sulla legislazione italiana in materia di immigrazione. Continua ad essere affidata al buon cuore ed alla buona volontà di singoli cittadini la distribuzione di indumenti, calzature, acqua ecc. I volontari italiani e svizzeri cercano di interagire con i migranti e di fornire loro spiegazioni e informazioni nei limiti delle proprie competenze e capacità, ma tutto rimane precario e fortuito… Alla luce dei nuovi numeri anche i pochi servizi attivati (docce, bagni CRI) sono insufficienti, sottodimensionati. E’ tutto esattamente come una settimana fa….dieci giorni fa tranne il fatto che il numero dei migranti continua a crescere. Le previsioni ottimistiche delle istituzioni cittadine, che immaginavano un defluire spontaneo dei migranti una volta resosi conto dell’impossibilità di proseguire il loro viaggio sono state disattese, passano i giorni e l’emergenza anziché diminuire cresce, così come cresce la latitanza dei governanti e del governo locale. Alle due questa notte abbiamo contato le persone che dormivano: 307 di cui 24 al tendone e il resto sotto le stelle…e meno male che c’erano le stelle!