Dentro “Il Sereno” per scoprire il suo look e il ristorante firmato Berton

E’ l’edificio più moderno che sorge sui 170 chilometri di coste del Lario, eppure Il Sereno, nuovissimo hotel aperto a Torno nemmeno una settimana fa, sembra essere parte integrale della roccia sulla quale è aggrappato. La pietra moltrasina è la stessa di quasi tutte le costruzioni del lago, il legno che ne caratterizza le facciate ricorda il fasciame di eleganti barche, i giardini verticali lo confondono con le sponde e poi tanto vetro che alleggerisce l’intera struttura. Ci sono voluti cinque anni di lavoro per edificare l’hotel nel luogo dove sorgeva il vecchio albergo Villa Flora di cui rimane solo il muraglione fronte lago.
Con il suo sorprendente design contemporaneo fin dalla portineria, Il Sereno è stato selezionato da alcune delle testate internazionali più quotate – The New York Times, Forbes, New York Post e The Times – tra i 25 migliori alberghi al mondo da visitare nel 2016. L’architettura, grazie alla posizione privilegiata tra lago e montagne, assicura una vista incantevole, anzi, sembra quasi che il paesaggio entri per ampie porzioni all’interno invadendo la lobby, riversandosi in ognuna delle 30 camere dotate di enormi finestre pavimento soffitto, mixando gli elementi strutturali con quelli naturali esaltandone la bellezza.
Leader nella progettazione la designer Patricia Urquiola che ha disegnato gli arredi realizzati dalle migliori aziende del comparto mobiliero brianzolo, e tutti i i particolari che conferiscono una personalità fortemente contemporanea a Il Sereno. Alcuni pezzi disegnati appositamente per l’hotel sono poi entrati in catalogo come la vasca da bagno d’appoggio denominata “Lariana” per Agape. Tra le realizzazioni più eclatanti la scala all’interno della maestosa lobby realizzata in legno pregiato di noce americano dall’azienda che ha costruito le scale per Il Bosco Verticale di Milano. I gradini, racchiusi in una teoria di tubi di rame, sembrano sospesi in aria.
Legno, pietra, rame e fibre naturali sono i materiali presenti ovunque insieme al verde dei giardini verticali e sculture botaniche. Tra interno ed esterno sono tre quelli ideati dal francese Patrick Blanc. Il più esteso è stato realizzato sulla facciata a lago e sembra quasi rispecchiarne i colori tanto che è stato battezzato Mirroir Vert du Lac . E’ un giardino verticale con quasi 2.000 piante diverse.
La società “Sereno Hotel” rappresentata da Luis Contreras, proprietaria dell’omonimo hotel sull’ isola caraibica di St. Barth e gestore della Villa Pliniana, ha puntato sull’appeal di un boutique hotel da 30 camere spaziose e una penthouse all’ultimo piano. Samy Ghachem, direttore generale della stuttura alberghiera, ha le idee chiare su quale sarà il punto di forza de Il Sereno da offrire agli ospiti: “Ambiente estremamente rilassato e connessione totale con il lago. Con un luogo così non serve altro “. L’hotel che rimarrà aperto da aprile a novembre, dispone di una piscina a sfioro a bordo lago e una spa (ancora in fase di completamento) ad esclusivo uso degli ospiti. Un battellino in legno realizzato dai cantieri Ernesto Riva di Laglio e due motoscafi costituiscono la piccola flotta per far godere il lago ai clienti.

Sono, invece, aperti anche agli esterni il bar con splendidi terrazzi a sbalzo sul lago per un aperitivo o un dopo cena e, soprattutto, il ristorante che porta la firma dello chef stellato Andrea Berton.
Si chiama “Berton al Lago” il ristorante de Il Sereno. Luis Contreras ha voluto uno chef di fama internazionale per offrire ai clienti dell’hotel esperienze gastronomiche all’altezza del contesto, ma anche per richiamare una clientela comasca, milanese e ticinese che potrà unire ad un menù stellato una location indimenticabile, con “i piedi nell’acqua” come si usa dire dei ristoranti a bordo lago.



