Primo giorno da cittadini liberi: Gilardoni e Ferro ora guardano al processo
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I due dirigenti comunali arrestati a fine maggio. Il primo a lungo al Bassone: dal 24 novembre il processo. Si è sempre detto innocente.
Di fatto è oggi il primo giorno da cittadini di nuovo liberi per i due dirigenti del Comune di Como finiti sotto inchiesta per appalti pubblici e paratie. L’ex direttore del cantiere, Pietro Gilardoni, assapora in queste ore la libertà riottenuta dopo oltre tre mesi di arresti, prima in carcere e poi ai domiciliari. Da ieri, dopo che il Gip ha accolto la richiesta dei suoi legali (Edoardo Pacia e Luisa Scarrone), Gilardoni è fi nuovo libero: per lui c’è la richiesta di rito immediato, processo fissato il 24 novembre.
Gilardoni ha sempre sostenuto la propria innocenza e si è detto convinto di poter dimostrare in aula che ha sempre agito nel bene della collettività e non contro. Come detto, processo per lui dal 24 novembre. Libero anche l’altro dirigente comunale finito nella bufera, Antonio Ferro: lui è sempre stato ai domiciliari e mai in carcere. Per lui non ancora fissato il dibattimento.
Entrambi i dirigenti risultano sospesi dall’incarico dal Comune di Como: percepiscono la metà dello stipendio in attesa di definire posizione e inquadramento.