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L’ira della Bordonali:”Basta deroghe: sgomberare con la forza la stazione”

20 settembre 2016 | 14:15
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L’ira della Bordonali:”Basta deroghe: sgomberare con la forza la stazione”
L’ira della Bordonali:”Basta deroghe: sgomberare con la forza la stazione”
L’ira della Bordonali:”Basta deroghe: sgomberare con la forza la stazione”
L’ira della Bordonali:”Basta deroghe: sgomberare con la forza la stazione”

L’assessore regionale alla sicurezza chiede misure forti per risolvere questa situazione ed attacca il governo Renzi:”Fallimento completo e spreco di denaro pubblico”.

“A Como sta andando in scena ormai da mesi il fallimento del sindaco Lucini e del Governo Renzi. Quattrocento clandestini agiscono nella completa illegalità prendendo in giro cittadini e istituzioni. Non avendo richiesto asilo politico, queste persone già di base non dovrebbero essere in Italia in quanto irregolari, in più si permettono anche di rifiutare le sistemazioni temporanee. Solo 90 su 400 hanno accettato il trasferimento in strutture alle quali non avrebbero nemmeno diritto. Basta deroghe alla legalità. Il Governo faccia rispettare la legge: sgomberi con la forza il piazzale della stazione San Giovanni e rimpatri subito questi clandestini”. Lo ha detto oggi l’assessore regionale alla Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione, Simona Bordonali, in merito alla situazione di Como.

SPRECO NELLO SPRECO – “È pazzesco come prima di sistemare gli alloggi – ha aggiunto l’assessore – non si siano verificate le disponibilità al trasferimento. Sono stati installati per nulla.
Ulteriore spreco sullo spreco. Queste strutture, comunque, non dovrebbero essere utilizzate per ospitare clandestini”.

IN ITALIA SI TOLLERA L’ILLEGALITÀ – “L’Italia è ormai l’unico Stato in cui l’illegalità viene tollerata e spesso compresa. Il Governo dovrebbe invece prendere esempio dalla vicina Svizzera, che difende i confini ed espelle i clandestini. Il rispetto della legge deve essere imprescindibile: se queste persone scappano dalla guerra, come dicono, facciano richiesta d’asilo in modo tale che una commissione possa valutare la loro situazione. Altrimenti – ha concluso Bordonali – devono essere rimandate nei Paesi di provenienza”.