Raggiungere rifugi e zone non illuminate, ecco il futuro dell’Elisoccorso di Como
21 settembre 2016 | 07:34

Trent’anni di attività e nuove tecnologie al servizio della salute dei cittadini. Mario Landriscina, direttore della Macroarea dei Laghi 118, spiega alla redazione di CiaoComo quali saranno gli scenari futuri.
“Grazie alla tecnolgia Nvg – conferma Landriscina – si aprono nuove possibilità di interpretare le ore notturne dell’intervento di soccorso, soprattutto in termini di tempo”.
Como fa da apripista così a livello nazionale. L’obiettivo è quello di raggiungere superfici non illuminate per ridurre sempre di più i tempi di soccorso. In corso un censimento in Regione per individuare nuove zone di atterraggio come campi in prossimità di rifugi di montagna.