Tentata estorsione alla vicina di casa per 10.000 euro: finisce in carcere
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Chiede 10.000 euro con due lettere minatorie, la vittima avvisa i carabinieri e scatta la trappola. Al Bassone con la pesante accusa: aveva difficoltà economiche da tempo
“Vai a prelevare diecimila euro e lasciali in una busta dentro la cassetta della posta”. Per ben due volte il malvivente ha lasciato scritti anonimi sul davanzale della finestra di una vicina di casa, nei quali la minacciava di spiacevoli e gravi conseguenze qualora non avesse consegnato tale somma di denaro, intimorendola e facendole credere di essere costantemente osservata. “Se chiami i Carabinieri ti faremo pentire di essere nata”. Ma la vittima non si è fatta sopraffare dalla paura e già dalla ricezione della prima missiva si è rivolta ai militari della Stazione di Lurago d’Erba che, di concerto con la Procura di Como, hanno tempestivamente avviato una mirata indagine finalizzata ad individuare l’autore dello scritto anonimo. Già in un primo momento, i sospetti si sono incentrati sulle particolari difficoltà economiche di uno dei vicini di casa della signora, Salvatore Bonforte, classe 54, residente a Lurago
Quest’ultimo infatti nel recente passato si è rivolto al comune per ottenere un “sussidio” nel pagamento di alcune rate dell’affitto di casa. Richieste che sono state acquisite dai militari che, da subito, hanno riscontrato una evidente somiglianza con la grafia della lettera minatoria, nel frattempo sottoposta a sequestro e analizzata per riscontrare eventuali impronte digitali. Una seconda richiesta estorsiva ricevuta martedì scorso intimava alla donna di lasciare il contante in una busta nella cassetta della posta giovedì mattina. I carabinieri si sono appostati la notte prima nella zona, installando anche delle telecamere di videosorveglianza sulla cassetta della posta. Appena sveglia, la vittima ha riposto una busta col denaro, come da indicazioni ricevute, uscendo poco dopo dall’abitazione.
Dopo le 13 Bonforte, con fare circospetto, si è recato presso la cassetta delle lettere e dopo qualche minuto ha furtivamente prelevato quanto lasciatogli dalla signora. I militari, posizionati nelle vicinanze, lo hanno subito bloccato con la busta ancora tra le mani. Arrestato in flagranza di estorsione, è stato portato in carcere di Como. Dalla vittima, sia pure provata per la brutta avventura, un grazie ai carabinieri per l’intervento e per la fine di questo incubo.