Il pugile dell’Isis e la moglie a processo in Tribunale a Como da gennaio



Il Gip di Milano decide per la competenza territoriale del Lario per i quattro presunti jihadisti arrestati a febbraio: stavano progettando attentati in Italia. In aula fra 4 mesi
Sarà processato davanti alla Corte d’Assise di Como a gennaio il cosiddetto “pugile dell’Isis” Abderrhaim Moutaharrik, il cittadino marocchino arrestato con la moglie a Lecco cinque mesi fa con l’accusa di essere affiliato al Califfato Islamico e di star progettando attentati in Italia e in Vaticano.
Oggi il Gip di Milano, Manuela Cannavale, ha accolto la richiesta di processo immediato presentata dal procuratore aggiunto Maurizio Romanelli e dal pm Enrico Pavone, mandando direttamente a dibattimento – senza passare dall’udienza preliminare – il campione di thai boxe, sua moglie Salma Bencharrki, e altre due marocchini, Abderrhmane Khachia e Wafa Koraichi, arrestati il 28 aprile scorso con l’accusa di terrorismo internazionale.
Secondo il giudice milanese, spetta alla Corte d’Assise di Como, e non a quella di Milano, la competenza territoriale perché è a Lecco che operava la presunta cellula lombarda dell’Isis. Per i quattro presunti jihadisti il processo prenderà il via il 23 gennaio prossimo in Corte d’Assise a Como: qui, infatti, si sono svolti anche i processi per i più gravi fatti di sangue avvenuti negli anni scorsi nel lecchese.