Casnate con Bernate: presa la banda che rapinava i corrieri in strada
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si sono finti poliziotti ed hanno bloccato un autotrasportatore. I carabinieri di Fino li intercettano e li bloccato dopo una fuga spericolata. Trovate anche tre pistole.
Sono stati arrestati dai carabinieri mentre tentavano di rapinare un furgone carico di 1700 hard disk per un valore complessivo di circa 220 mila euro. L’operazione, che ha portato al fermo di tre persone colte in flagranza, è stata condotta dai carabinieri di Fino Mornasco, con la collaborazione dei colleghi del NORM di Cantù e di quelli delle stazioni di Cermenate ed Appiano Gentile.
La banda composta dai tre malviventi, tutti milanesi del quartiere Comasina,(uno degli arrestati è figlio di uno storico componente della “banda Vallanzasca”) con numerosi precedenti penali, aveva abilmente studiato e pianificato il piano d’azione, operando sopralluoghi e verificando accuratamente gli orari ed i movimenti degli automezzi in entrata ed in uscita dalla sede di un corriere della zona.
Intorno alle 10 di ieri sono entrati in azione: a bordo di una utilitaria rubata a Milano nei giorni scorsi, hanno bloccato la strada ad un furgone appena uscito dal magazzino della ditta di trasporti, intimando all’autista di fermarsi fingendo di essere poliziotti. L’autista è stato immobilizzato e tenuto immobile con delle pistole.
La banda però non aveva previsto, tra il traffico della mattina, il passaggio di una pattuglia dei carabinieri di Fino Mornasco in servizio perlustrativo antirapina opportunamente predisposto a seguito di altri eventi analoghi accaduti all’inizio dell’estate nella zona. I militari si sono cosi avvicinati al furgone mettendo i fuga i tre malviventi.
Da qui un rocambolesco inseguimento, a seguito del quale i rapinatori, raggiunti, sono stati costretti ad abbandonare il loro mezzo di fuga e tentare di allontanarsi a piedi, nei campi. Uno di loro è stato subito fermato e gli altri poco dopo .
I carabinieri hanno recuperato tre pistole, risultate essere armi a salve, abbandonate durante la fuga. Sull’auto è stato invece trovato tutto il materiale per sequestrare l’autista: rotoli di nastro adesivo per legarlo ed imbavagliarlo, giubbotti catarinfrangenti, cappelli per il travisamento e guanti. Un modus operandi simile a quello di altre rapine ai danni di corrieri, ecco perchè sono in corso le indagini per verificare la responsabilità della banda di milanesi individuata ieri anche per gli altri episodi.
I tre arrestati sono stati portati al Bassone, mentre la refurtiva è stata restituita agli aventi diritto.