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10 anni in prima fila, Coletti saluta tra ricordi e un pò di commozione

25 ottobre 2016 | 12:56
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Il vescovo di Como ricorda le “conquiste” fatte e le cose belle. Una su tutte:”Aver girato tutta la mia grande Diocesi”. La sua posizione sui migranti, ora la “pensione” in Valle d’Intelvi

Una giornata speciale per lui. Il saluto ufficiale dalla “sua” Diocesi retta per 10 anni di fila, sempre in prima linea ed in prima fila anche nei momenti bui. “E ce ne sono stati tanti….” dice lui con il sorriso bonario. Il vescovo di Como, quasi ex visto che il successore è in arrivo a breve, saluta la stampa in un incontro in Arcivescovado nel quale ripercorre questi anni: bilancio, consuntivo o, come lo ha voluto dedinire lui, “le linee guida del mio mandato in mezzo a voi”.

Una Diocesi estesa e che ha visitato tutta, da cima a fondo. Questa la cosa che ha tenuto subito a sottolineare on orgoglio. Poi i cambiamenti, le piccoli-grandi conquiste: dall’apertura verso la conoscenza dell’affettività dei giovani alla richiesta di spostare prima la Cresima della Comunione. “Perchè è tutto di conseguenza, ma qualche resistenza c’è stata anche a livelli più alti…..”. E poi le parrocchie che ormai cambiano, si trasformano, non sono più quelle di una volta, gli incontri con i sacerdoti della sua grande Diocesi. Importanti e frequenti.

Ora il momento della “pensione”. E Coletti ha scelto un piccolo paesino del nostro territorio – Laino, in valle d’Intelvi – per il riposo. Da qui, ha spiegato oggi, potrà ancora dare una mano al suo successore (Oscar Cantoni) se lui stesso lo vorrà. “Altrimenti è il momento di fare altro…” come ha aggiunto un Coletti commosso.

(foto id=123435]

Per lui anche una targa ricordo che gli Amici di Como (foto sopra) gli hanno donato per il suo lavoro fatto in questi 10 anni a favore del territorio comasco. E poi la soddisfazione per quello che Como ed i comaschi hanno fatto in questi mesi non facili per l’emergenza migranti.