Una luce per il futuro della funicolare Lanzo-Valsolda:”Si può provare….”



Studio di fattibilità e le parole dell’assessore regionale alle Infrastrutture Sorte: “Ci sono grosse opportunità turistiche, ritroviamoci e parliamo nel dettaglio”
Dopo venticinque anni di impegno e di iniziative, una luce si è accesa sul futuro della funicolare Lanzo-Valsolda ferma dal 1977. Lo studio di prefattibilità commissionato dalla Provincia di Como e dall’Autorità di Bacino del Ceresio ha concluso che l’opera è finanziariamente sostenibile a patto che dei 9,5 milioni necessari per il ripristino almeno la metà venga erogata a fondo perduto. Se n’è parlato ad un incontro che si è svolto in queste ore a Campione d’Italia, presente anche l’assessore Alessandro Sorte della Regione (Infrastrutture):“Prendo atto con piacere di questo esito – ha spiegato -. Regione Lombardia ritiene strategica questa opera per il rilancio turistico del territorio del Ceresio e della Valle d’Intelvi. Ovviamente occorre reperire le risorse e in questo momento alla vigilia di una Legge di Stabilità che potrebbe togliere tra i 4 e i 500 milioni di Euro alla Lombardia ciò non è facile. Per questo ho convocato per il prossimo mese di novembre un tavolo con tutti i soggetti pubblici e privati interessati al fine di individuare esattamente il fabbisogno finanziario e il soggetto attuatore”.
La linea Lanzo Valsolda, realizzata nel 1907 dall’Ingegner Canevali con capitali privati italiani e svizzeri, ha uno sviluppo di quasi 1500 metri e supera un dislivello di oltre 600 metri in 18 minuti di viaggio con un panorama incomparabile sul Ceresio, Lugano e le Alpi Svizzere. Negli anni ’60 e ’70 trasportava oltre 30.000 passeggeri in 6 mesi di apertura all’anno. Un obiettivo che gli esperti di Clas ritengono ampiamente superabile coinvolgendo con adeguata comunicazione un bacino di utenza potenziale calcolato in circa 3 milioni di persone.
All’incontro tenutosi nella splendida cornice della Galleria Civica di Campione d’Italia, hanno partecipato la Presidente della Provincia Maria Rita Livio che ha ribadito l’impegno dell’Amministrazione Provincia di Como già concretamente manifestatosi nel finanziamento dello studio di prefattibilità, il Consigliere Regionale Francesco Dotti che ha assicurato il suo impegno in qualità di Vice Presidente della Commissione per i Rapporti con la Confederazione Elvetica, il Presidente della Comunità Montana Lario Intelvese Mario Rigola e molti amministratori locali della zona. Tra i numerosi interventi da segnalare quello del Sindaco di San Pellegrino Terme Vittorio Milesi che ha descritto il percorso amministrativo che l’anno scorso ha portato a finanziare il recupero della funicolare “gemella” per 5 milioni di Euro messi a disposizione da Regione Lombardia.