Gioco patologico in Lombardia: oltre 2000 sono in cura, 126 sul Lario



Numeri impressionanti a carico del servizio sanitario: anche sul Lario persone seguite costantemente. Il record a Milano, poi boom di “malati” nel bresciano e bergamasco.
E’ sempre allarme per il gioco patologico in Lombardia. Nonostante gli incentivi previsti dalla legge regionale per gli esercenti che decidono di disinstallare le slot e le campagne di informazione e sensibilizzazione, che vedono coinvolti i Comuni e i servizi sanitari, nei bar e locali della Lombardia la loro presenza complessivamente tende sempre ad aumentare: nel 2013 le “macchinette” erano infatti (tra newslot e VLT) 81.487, scese nel 2014 a 73.411 per poi però aumentare lo scorso anno e attestarsi a 79. 565. Oggi le persone che sono prese in carico dalle Asst per questa patologia sono in regione 2177.
La fotografia sulla situazione in Lombardia è scattata dal Rapporto sullo stato di attuazione della legge regionale 8/2013 per la prevenzione e il trattamento del gioco d’azzardo patologico (GAP), al centro oggi della seduta del Comitato paritetico di controllo e valutazione, presieduto da Riccardo De Corato (FdI). Il Rapporto – relatori lo stesso Presidente Riccardo De Corato e Iolanda Nanni del Movimento 5 Stelle – evidenzia anche come non abbia sortito effetto fino a questo momento l’agevolazione Irap prevista dalla legge regionale per i gestori che decidono di disinstallare o fare a meno nel proprio locale delle slot.
I DATI DELLA LOMBARDIA
Milano davanti a tutti, come ovviao per la vastità del territorio, con oltre 400 persone in cura per gioco patologico. Poi ci sono Brescia con un numero impressionante (348), quindi Bergamo (con 209) e poi anche Como (attualmente 126 persone seguite dalla Ats)