Don Alberto fa infuriare la Lega:”Grave distorsione del pensiero cristiano”

8 novembre 2016 | 11:32
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Don Alberto fa infuriare la Lega:”Grave distorsione del pensiero cristiano”
Don Alberto fa infuriare la Lega:”Grave distorsione del pensiero cristiano”
Don Alberto fa infuriare la Lega:”Grave distorsione del pensiero cristiano”
Don Alberto fa infuriare la Lega:”Grave distorsione del pensiero cristiano”

Il sacerdote parla ai fedeli:”O sei cristiano o sei di Salvini”, la segretaria cittadina del partito gli replica con le rime:”Potrebbe andare alla Leopolda a fare l’opinionista….”

Fanno discutere – e in queste ore è un susseguirsi di prese di posizione  – le dichiarazioni del parroco di Mariano Comense fatte domenica in chiesa ai fedeli durante l’omelia sul tema dell’accoglienza. “O sei cristiano o sei di Salvini….” in sostanza il suo pensiero. Ed allora ecco anche la dura presa di posizione della segreteria cittadina della Lega Nord con la segretaria Alessandra Locatelli  (foto sotto)che non le manda a dire a Don Alberto. “E’ una grave distorsione del pensiero cristiano il suo…..”.
alessandra locatelli lega nord como
Ha ribadito le sue dichiarazioni anche ai giornali e non si scompone don Alberto, ma non mi scompongo più di tanto nemmeno io. Evidentemente si tratta di un caso di distorsione del pensiero. Anche i preti sono uomini, e come tali sbagliano. Non conosco Don Antonio ma date le sue dichiarazioni mi pare che più che in chiesa a parlare ai bambini di amore e non discriminazione, potrebbe recarsi alla Leopolda come opinionista. In buona sostanza la Lega Nord non teme i commenti fuori luogo di nessuno. Ci indigniamo e ci preoccupiamo unicamente perché ci sono persone che occupano posti strategici nella società e che con le loro parole possono influenzare soprattutto chi è più fragile, come i bambini. Matteo Salvini è un uomo libero ed onesto che combatte le discriminazioni che l’attuale governo mette in atto contro i cittadini.
Evidentemente il prete di Mariano è più interessato a difendere la linea politica del governo e il business economico delle associazioni, piuttosto che sostenere i suoi fedeli. Si tratta di un prete che, in un momento di crisi come quello attuale, di disincanto e di individualismo di tutta la società, di distacco dalla religione e di disperazione di molte famiglie che perdono casa, lavoro e dignità, l’unica cosa che riesce a fare è colpevolizzare migliaia di fedeli che invece la pensano esattamente come Salvini su molti temi come per esempio la tutela dei loro diritti e la sicurezza, e si sentono e sono, ogni giorno, buoni cristiani.
A chi non sa più parlare alla gente con il cuore, e si preoccupa di trasmettere dal pulpito la sua opinione politica e null’altro, non sappiamo che dire. Grazie al cielo ci sono molti sacerdoti che sostengono famiglie e persone in difficoltà, stando nel mucchio senza sentirsi investiti da responsabilità amministrative o politiche, ma investendo lo spirito di carità e benevolenza che dovrebbe caratterizzare la vocazione di chi ha scelto di esser pastore di Dio e non assessore alla religione.
Alessandra Locatelli
Segretario Lega Nord Como
E in queste ore arrivano anche altre prese di posizione di esponenti della Lega Nord o, comunque, vicine alle idee leghiste.
maroni in studio ciaocomo
Usare il Vangelo contro Salvini è un affronto, un paradosso, un gesto inaccettabile: “La politica non si fa in chiesa. Non c’è più religione. – tuona il Consigliere Segretario Daniela Maroni(foto sopra) – Ritengo inadeguate, inopportune le affermazioni di don Vigorelli. Non posso pensare e accettare che un sacerdote distorca i concetti fondamentali della parola di Dio. Ma scherziamo, io sono una fedele e ho un credo politico. Siamo in democrazia e ognuno può liberamente esprimere un pensiero. Questi tentativi di indottrinare le nuove generazioni sono un abuso, una violenza. Vada a fare il parroco avanguardista tra le persone che hanno bisogno, tra coloro che sono alla ricerca della fede. Vada in mezzo ai bisognosi e non si limiti a prediche domenicali dal suo pulpito.
assessore bordonali tra i profughi di como
Siamo stanchi di questi continui tentativi di scomunica da chi usa il pulpito per fare propaganda politica filoimmigrazionista. Qualcuno fermi Vigorelli che si permette persino davanti a decine di bambini di decidere chi sia o meno cristiano. Il Prete di Mariano Comense già nel 1997 si dichiarava orgogliosamente un ‘compagno’ – niente di male –  noi siamo orgogliosamente leghisti però pretendiamo rispetto soprattutto da chi indossa l’abito talare.  Per fortuna non tutti i don sono così ma la misura è colma: la scomunica di Don Vigorelli ai leghisti è inaccettabile. Come può la diocesi tollerare tutto questo razzismo e questa incitazione all’odio? Noi ora pretendiamo delle scuse”. Così Nicola Molteni (foto sopra), vicepresidente del gruppo parlamentare leghista a Montecitorio.