Da Dylan Dog al West, incontro con Claudio Villa

17 novembre 2016 | 10:54
Share0
Da Dylan Dog al West, incontro con Claudio Villa
Da Dylan Dog al West, incontro con Claudio Villa
Da Dylan Dog al West, incontro con Claudio Villa

Sabato 19 novembre, alle 17, nell’auditorium della Biblioteca comunale di Como in piazzetta Venosto Lucati, il disegnatore Claudio Villa sarà il protagonista dell’incontro “Noir a fumetti, da Dylan Dog al West”: introdurranno l’artista l’assessore comunale cittadino alla Cultura Luigi Cavadini e Francesco Bonerba, responsabile comunicazione del Noir in Festival, presenterà il giornalista Pietro Berra. Questo è il secondo incontro di avvicinamento alla XXVI edizione di Noir in Festival che, come noto, dopo un quarto di secolo lascia la sede storica di Courmayeur per approdare a Como dall’8 all’11 dicembre

Ormai matita di livello mondiale, entrato negli anni Ottanta tra i disegnatori di Martin Mystère, Villa è poi stato il papà grafico del personaggio Dylan Dog del quale ha firmato le prime quaranta copertine prima di divenire il copertinista ufficiale della serie ammiraglia targata Sergio Bonelli Editore: Tex. Tutt’ora corteggiato dalla Marvel statunitense per la quale ha realizzato nel 2006 una storia di Capitan America e Devil scritta da Tito Faraci, con questo incontro Villa offre il suo contributo ai festeggiamenti per il trentennale dell’indagatore dell’incubo del quale ha realizzato un albo speciale per una recente rassegna luganese.

Claudio Villa saprà appassionare il pubblico raccontando l’origine di Dylan Dog e parlando della sua esperienza nella casa editrice milanese che gli affidato la pesante eredità di Galep come copertinista di Tex. Dagli incubi del mondo moderno al fascino del vecchio West.

Nato a Lomazzo il 31 ottobre 1959, Claudio Villa vive ad Albavilla, dove ha casa e studio. Buona parte della sua carriera è legata alla Sergio Bonelli Editore. Negli anni Ottanta, viene inserito nella rosa dei disegnatori di Martin Mystère, tra i quali riesce subito a distinguersi. Per Dylan Dog, oltre a dare un volto (quello di Rupert Everett) al personaggio inventato da Tiziano Sclavi (peraltro, al pari di Biondillo, tra i vincitori del Premio Scerbanenco assegnato dal Noir in Festival) disegna le copertine dei primi quarantuno numeri, a partire dalla prima, quella del celebre albo L’alba dei morti viventi, datato ottobre 1986. In occasione del trentennale Villa è tornato a siglare un numero speciale dell’“indagatore dell’incubo” presentato lo scorso settembre alla fiera del fumetto di Lugano. La sua matita, e la sua firma, sono fortemente legate anche alla testata principe della Sergio Bonelli Editore, Tex, di cui ha ricevuto in eredità da Galep l’impegnativo ruolo di copertinista.

Marilena Giaimis