In caserma i parenti delle vittime di medico e infermiera: dolore e choc
I carabinieri li informano delle modalità della morte dei loro cari: sconcerto di fronte a chi pensavano fosse un professionista senza macchia.
Sfilano in caserma, dai carabinieri di Saronno che hanno coordinato l’inchiesta, i parenti delle presunti vittime di Leonardo Cazzaniga, 60enne medico di Rovellasca, da ieri in carcere per cinque morti sospette contestate dalla procura di Busto Arsizio tra cui quelle del marito di Laura Taroni, l’infermiera 40enne di Lomazzo, sua amante. Una lenta processione che è iniziata ieri e prosegue anche in queste ore: figli e fratelli che sono venuti a conoscenza dell’ipotesi di omicidio nei confronti dei loro cari.
Una ventina in tutto, sono stati ricevuti nella caserma di via Manzoni e sono stati messi al corrente dell’indagine, degli arresti e delle modalità con cui quello che per molti è il “dottor morte” avrebbe deciso di mettere la parola fine a quelle esistenze. Facile immaginare lo sconcerto, l’incredulità, il dolore provato nel momento in cui hanno scoperto che dietro quel volto serio e istituzionale del medico che li aveva presi in cura, c’era l’orrore.
Le vittime sono Giuseppe Vergani di 74 anni, Luigia Lattuada di 77 anni, il 93enne Antonino Isgró, il 69enne Angelo Lauria, tutti residenti nella zona tra Saronno e la bassa comasca. La quinta vittima è l’ex marito della sua amante, un 45enne di Lomazzo, secondo l’accusa ucciso con somministrazione letale di farmaci.
(Foto di Varesenews.it)