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Botti pericolosi sotto le case e nelle casse delle mozzarelle: tre nei guai

3 gennaio 2017 | 12:06
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Botti pericolosi sotto le case e nelle casse delle mozzarelle: tre nei guai
Botti pericolosi sotto le case e nelle casse delle mozzarelle: tre nei guai
Botti pericolosi sotto le case e nelle casse delle mozzarelle: tre nei guai
Botti pericolosi sotto le case e nelle casse delle mozzarelle: tre nei guai

La scoperta da parte della Finanza di Como a Fino Mornasco: il quantitativo, del valore di 10.000 euro, aveva anche alcune bombe carta e i palloni di Maradona.

Apparentemente mozzarelle. In realtà una gran quantità di fuochi pirotecnici illegale e detenuti in un box vicino ad alcuni appartamenti. La scoperta a Fino Mornasco dove i finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Como hanno svolto, in prossimità dei festeggiamenti del 31 dicembre una mirata attività di servizio per il contrasto del commercio illegale di materiali pirotecnici. E così il Nucleo di Polizia Tributaria ha effettuato un ingente sequestro di fuochi d’artificio per un totale di 1.800 pezzi esplodenti, del peso di circa 380 kg.

I fuochi d’artificio erano conservati in casse di polistirolo che all’apparenza contenevano mozzarelle provenienti dalla Campania. Tra i fuochi sequestrati vi erano anche pezzi di costruzione artigianale, con un alto potenziale esplosivo: si tratta di n. 2 “palloni di Maradona” e di n. 116 bombe carta. Questi manufatti non hanno nessuna garanzia di sicurezza e possono esplodere all’improvviso comportando gravi lesioni permanenti. Anche gli altri fuochi sono particolarmente potenti, tanto da imporre la loro vendita – nel mercato legale – solo a soggetti con la licenza di artificiere. Tre sono i soggetti denunciati, di origine campana e residenti a Fino Mornasco: si tratta di T.C. di anni 61, T.M. di anni 41 e F.A. di anni 21. I tre, secondo la Finanza, non hanno alcuna licenza per vendere esplosivi e fuochi d’artificio e avrebbero posto il materiale in vendita nel mercato illegale. Il controvalore all’acquisto della merce sequestrata è quantificabile in circa 10.000 euro.