“Ccà nisciuno è fisso”, la precarietà secondo Francesca Puglisi



Ancora con questa precarietà. Ci avete scassato…e poi giù una colorita parola napoletana a mettere subito la denominazione d’origine controllata a Francesca Puglisi, attrice (precaria), e autrice con Alessandra Faiella del monologo CCA’ NISCIUNO E’ FISSO che dal palco del Teatro San Tedoro ci farà ridere nell’era della precarietà, sottotitolo dello spettacolo di venerdì 13 gennaio.
Testo finalista al Premio “Anima e Corpo del Personaggio Femminile” 2015, CCA’ NISCIUNO È FISSO è un monologo esilarante i cui argomenti principali sono lavoro, casa, amore, visti attraverso gli occhi di una giovane attrice di teatro – lavoro precario per eccellenza – che racconta con umorismo partenopeo, autoironia e grande ritmo la sua realtà quotidiana.
Precari nel lavoro e in camera da letto, nelle relazioni e nelle scelte. Tutto è a tempo determinato, non solo i contratti. Nell’incertezza dei nostri giorni, in una società dove invece di riparare un oggetto lo si sostituisce con uno nuovo (adottando lo stesso sistema con le persone), Francesca farà ridere delle amarezze della vita e anche di noi stessi.
Ascolta l’intervista a Francesca ospite su Ciaocomo Radio
Teatro Comunale San Teodoro – Via Corbetta, 7 Cantù
Venerdì 13 gennaio alle ore 21.00
CCA’ NISCIUNO E’ FISSO. L’ERA DELLA PRECARIETA’
Scritto da Alessandra Faiella e Francesca Puglisi
con Francesca Puglisi
regia Alessandra Faiella
musiche suonate registrate da Luca Fraula
Fotografie di scena Attilio Marasco
produzione Francesca Puglisi
sponsor Ciak Roncato
COSTO DEL BIGLIETTO
INTERO | 15 €
RIDOTTO (under 25, over 65, Soci Coop/ Arci / Parolario/ Coop AttivaMente/ Musicisti di Como/Arte&Arte) | 13 €
PRENOTAZIONI E ACQUISTO BIGLIETTI
Biglietteria: lun/giov dalle 17 alle 20; merc/ven dalle 10 alle 13)
Sito: www.teatrosanteodoro.it
A tu per tu con Francesca Puglisi: CARO PUBBLICO TI RACCONTO CHE… LA PRECARIETÀ HA MOLTI VOLTI
“Prima noi attori avevamo il privilegio di essere fra i pochi precari nel mondo del lavoro, ci potevamo atteggiare, fare i tormentati, i dissoluti, tutto genio e sregolatezza… Adesso siamo più stabili noi di un manager!”
Ed è a questo punto che, impugnata la mia bottiglia di Whisky, dialogherò con Ambrogio, ennesimo fidanzato, liquidandolo per sempre con la scusante di una vita dissoluta e precaria che mi costringe a non prendere impegni…
La precarietà ha molti volti: è ragione di sofferenza, è un alibi per vivere sempre secondo le proprie esigenze senza prendersi troppe responsabilità, è condizione subita oppure scelta coraggiosa. Caro pubblico ti racconterò tutte queste sfumature, sempre con ironia e comicità attraverso episodi emblematici della mia vita sentimentale e lavorativa che risulterà alla fine non così diversa dalla tua. Ridere di se stessi aiuta a campare meglio!
Francesca Puglisi