Debiti allo Stato per 500mila euro, il Tribunale gli concede uno sconto dell’89%

Doveva pagare allo Stato ben 500 mila euro ma il giudice gli ha riconosciuto uno sconto dell’89% grazie a un ricorso presentato dal suo legale. Una norma, poco conosciuta ancora nel nostro Paese, avrebbe infatti consentito di far trovare un accordo tra l’indebitato e lo Stato con il primo che ora si ritroverà a dover versare solo 54mila euro.
Nonostante la possibilità di “rottamare” le cartelle esattoriali, introdotta con il decreto fiscale n. 193/2016, spesso chi è in difficoltà non ha materialmente la possibilità di accedere a questo strumento in quanto le modalità di pagamento del debito non possono superare le 5 rate entro settembre 2018.
Secondo l’avvocato Pasquale Lacalandra del foro di Milano, specializzato in diritto fallimentare e crisi da sovraindebitamento: “Un valido strumento legislativo è rappresentato dalla legge sul Sovraindebitamento (n. 3/2012), che permette di ridurre i debiti, anche di natura fiscale, in relazione alle concrete possibilità del debitore.”
Uno degli ultimi casi è proprio la decisione del Tribunale di Como che ha risolto definitivamente una situazione debitoria di un lavoratore dipendente 48enne, per debiti fiscali relativi a una partecipazione societaria in un’azienda di famiglia. Il debito iniziale di 166 mila euro, maturato nei confronti dell’Agenzia delle Entrate e di Equitalia, e lievitato successivamente con sanzioni ed interessi a ben 509 mila euro, è stato così concordato e ridotto a 54 mila euro (-89%), attraverso un accordo approvato dalla stessa Agenzia delle Entrate.
Lacalandra, che negli ultimi anni ha seguito diversi casi di Sovraindebitamento fiscale, tra cui la vicenda in questione, spiega: “Nel caso esaminato, se il debitore avesse richiesto la procedura della ‘rottamazione’, avrebbe dovuto restituire il debito iniziale, che, seppur epurato da interessi e sanzioni, ammonta comunque a 166 mila euro. L’unica possibilità per il debitore sarebbe stata la dilazione, ovvero 5 rate da oltre 33mila euro ciascuna. Pertanto la particolarità del caso di sovraindebitamento portato all’attenzione del Tribunale di Como è invece quella di aver raggiunto un accordo con il fisco, e in particolare con l’Agenzia delle Entrate, che ha accettato la somma di 54 mila euro per chiudere la situazione debitoria. L’importo è stato determinato sulla base delle entrate del debitore, rappresentate solo dallo stipendio percepito. In mancanza dell’accordo, il fisco comunque non avrebbe potuto ottenere più di 1/10 dello stesso stipendio. Questo accordo ha quindi un’importanza rilevante anche dal punto di vista sociale, perché permette al debitore di riacquistare un ruolo attivo nell’economia, tutelando allo stesso tempo i diritti del creditore.”
“La legge sul sovraindebitamento, non ancora conosciuta pienamente, dà la grande opportunità di proporre un piano di pagamento sulla base delle reali possibilità economiche – conclude l’avvocato–. Un accordo che può risultare vantaggioso anche per il creditore, poichè, senza la ristrutturazione del debito, correrebbe il rischio di perdere totalmente il proprio credito. E’ importante però valutare attentamente ogni singolo caso, dato che il Tribunale competente dovrà esaminare la fattibilità del piano proposto.”