Da Landriscina il cordoglio per le vittime dell’elisoccorso abruzzese
Le parole del responsabile della Macroarea dei laghi dopo l’incidente di ieri. Grande vicinanza a chi è rimasto nel dolore:”Ma noi non ci dobbiamo mai sottrarre al nostro dovere: aiutare le persone in difficoltà”
Il dolore per chi non c’è più, la preoccupazione di chi tutti i giorni rischia la propria vita per aiutare il prossimo, ma anche l’importanza di andare avanti senza farsi fermare dalla paura. Mario Landriscina, direttore della Macroarea dei Laghi Areu 118, esprime il cordoglio per la perdita dell’èquipe dell’Elisoccorso abruzzese e, in particolare, del tecnico verricellista Mario Matrella, che per anni ha lavorato con l’Elisoccorso di Como.
Landriscina, nella lettera che pubblichiamo integralmente qui sotto, ricorda il 43enne pugliese per la sua grande professionalità e per la sua simpatia, ma ha anche parole di incoraggiamento per chi, in questo momento difficile, è partito ancora una volta per l’Abruzzo per dare il proprio contributo.
Ieri pomeriggio, poco dopo le 16, l’èquipe dell’elisoccorso è partita per Pescara a disposizione del 118 locale. Oggi per i professionisti lariani una giornata di voli di ricognizione in preparazione di eventuali voli notturni con gli speciali visori Nvg.
Ecco le parole di Landriscina:
A nome mio e di tutti gli operatori della Macroarea dei Laghi e della Sala Operativa del 118 di Villa Guardia desidero esprimere il più sentito cordoglio per la perdita dell’èquipe dell’Elisoccorso del 118 dell’Aquila e la nostra sincera e partecipata vicinanza alle famiglie, ai colleghi, al Servizio di Emergenza Urgenza della Regione Abruzzo, al Soccorso Alpino e a Inaer Aviation Italia senza dimenticare l’infortunato anch’esso vittima della sciagura. Un particolare pensiero è rivolto a Mario Matrella, tecnico verricellista esperto che è stato un nostro valente compagno in tante missioni dell’Elisoccorso di Como dove ha espresso la sua grande professionalità in particolare proprio nei contesti montani ed impervi. Indimenticabile anche il suo profilo umano e
relazionale che ha particolarmente giovato al realizzare quell’indispensabile spirito di gruppo, irrinunciabile nei team di emergenza, derivante dalla sua spontanea simpatia che rendeva superabili anche momenti complessi da punto di vista tecnico ed emotivamente coinvolgenti. Sinceramente commossi, ci stringiamo quindi tutti in un abbraccio ideale a quanti restano nel dolore che deriva da questo drammatico evento.
Con questa tragedia sentiamo riemergere dolori mai definitivamente sopiti che, purtroppo, abbiamo già vissuto in passato a seguito di analoghi episodi che hanno coinvolto altri elisoccorsi lombardi e di altre realtà nazionali con cui ci accomuna la scelta di vita. Tutti noi che siamo impegnati quotidianamente nel soccorso, ognuno per la propria competenza, siamo quindi profondamente colpiti e ancora scossi da quanto accaduto. Un fatto di questa gravità ha inevitabilmente anche ricadute emotive sul singolo operatore e anche sul gruppo, ma bisogna trovare la forza e il coraggio di continuare a svolgere il nostro ruolo con la consapevolezza che quello che facciamo ogni giorno è essenziale per la vita e la salute delle persone.
Le attività che svolgiamo possono presentare situazioni spesso difficili, per le quali siamo adeguatamente formati, e che riguardano non solo il servizio in elicottero, ma anche quello sul territorio con ambulanze, auto infermieristiche e automediche, perchè per noi ogni intervento, ogni missione è, tra l’altro, una corsa contro il tempo, in volo come in strada. E dunque dobbiamo ripartire dal nostro ruolo al servizio dei pazienti e della cittadinanza con determinazione e lucidità per proseguire nella nostra missione condivisa con quanti altri si adoperano per soccorrere le persone in difficoltà. Come ha fatto ancora ieri l’équipe del nostro Elisoccorso, che pur travolta dall’emozione, è decollata nuovamente alla volta dell’Abruzzo, questa volta, dopo la missione a Teramo, con destinazione Pescara, mettendosi subito a disposizione del sistema di soccorso locale per testimoniare che proprio anche nei momenti di dolore più intenso, quando si è colpiti nel profondo, non ci si sottrae mai a fronte del bisogno di portare aiuto.