La UnipolSai parte male e non riesce a recuperare: sorride Porto Torres




il big-match del campionato va ai sardi trascinati da Scott. I ragazzi di Bergna sottotono nei primi due set, un peccato
Il primato resta a Porto Torres: niente da fare per la Unipolsai, il grande match della 5^ giornata della Serie A Fipic porta la firma dei sardi per 60-65, forti del vantaggio schiacciante accumulato nella prima metà di gioco, con il tabellone a urlare un 28-44 a condanna dei biancoblù. Il finale ha regalato una UnipolSai capace di reagire, con la coppia Papi-Santorelli sugli scudi, addirittura vicinissimi all’impresa. Gli uomini di coach Marco Bergna hanno tentato l’impossibile, con un parziale di 17-6 nell’ultimo quarto e la speranza più viva accesa sul -3 a 50’’ dalla sirena. Poi, però, a mettere la parola fine al match è stata Porto Torres, trainata dal solito Matt Scott (22 punti), seguito in scia dall’inglesino in casacca numero 11, Philip Pratt. Sul fronte biancoblù, al comando il duo Brian Bell-Francesco Santorelli, entrambi con 13 punti messi a referto.
“Ci sono diverse letture di questa partita, vediamo il bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto – ha commentato il coach della Unipolsai Marco Bergna -, da un lato 20’ di una difesa che è stata inguardabile, poi un finale di grande recupero. Nella prima parte della partita Porto Torres ha tirato al 60% e ha fatto 44 punti: abbiamo concesso tutto. Ci abbiamo creduto dal 3 quarto in poi, ma non è bastato. Continuiamo a fare il nostro lavoro, ora bisogna andare avanti e lavorare duro anche su cose diverse”.
“La partita era dura, purtroppo abbiamo sbagliato i primi due quarti – ha commentato Francesco Santorelli, leader UnipolSai con 13 punti a referto -. I punti individuali contano poco in partite come queste, conta la squadra. Nei primi due quarti non abbiamo brillato, abbiamo sbagliato noi, la nostra difesa non funzionava. Abbiamo preso un sacco di punti dentro l’area. Adesso dobbiamo fare la nostra strada, abbiamo ancora tanti appuntamenti e tanto lavoro da fare: dobbiamo migliorare e ripartire dagli errori, guardare a noi e non a quello che fanno gli altri”.
“Cerco sempre di dare il massimo – il commento di Giulio Papi -, abbiamo recuperato un gap importante che ci separava da Porto Torres. Abbiamo avuto una bella reazione, abbiamo una panchina lunga, ognuno di noi deve dare il meglio. Questa è andata così, dalla prossima avremo ancora più fame. Dobbiamo giocare più di squadra, la nostra coesione sembra dire che giochiamo da anni, in realtà siamo un gruppo nuovo. Sul finale io ho pensato di farcela, vedevo l’overtime, purtroppo ci siamo andati solo vicini. Questo round è andato a loro, ma non è ancora finita”.