Teatro pieno a Cantù per Fa’afafine, il contestato spettacolo gender fluid

12 febbraio 2017 | 03:32
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Teatro pieno a Cantù per Fa’afafine, il contestato spettacolo gender fluid

teatro san teodoro mi chiamo alex dinosauro

A Cantù ieri sera il Teatro San Teodoro era completo in ogni ordine di posto per Fa’afafine: lo spettacolo che affronta un tema molto delicato, e peraltro particolarmente discusso, quello del  cosiddetto «gender fluid», ossia senza una chiara identità sessuale. Fa’afafine, in lingua samoana denota delle persone a metà tra il genere maschile e quello femminile. La parola dà il titolo allo spettacolo che ha generato molte discussioni in Italia e, in alcune città, è stato censurato.
Anche a Cantù un esiguo gruppo di attivisti di Forza Nuova ha partecipato ad una manifestazione, autorizzata, contro la rappresentazione dello spettacolo

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Nessun impedimento, comunque, al regolare svolgimento dello spettacolo al quale ha assistito un pubblico variegato nel quale spiccavano molti giovani e giovanissimi spettatori.

“Oggi per Alex è un giorno importante: ha deciso di dire ad Elliot che gli vuole bene, ma non come agli altri, in un modo speciale. Cosa indossare per incontrarlo? Il vestito da principessa o le scarpette da calcio? Occhiali da aviatore o collana a fiori? Alex ha sempre le idee chiare su ciò che vuole essere: i giorni pari è maschio e i dispari è femmina, dice. Ma oggi è diverso: è innamorato, per la prima volta, e sente che tutto questo non basta più. Oggi vorrebbe essere tutto insieme, come l’unicorno, l’ornitorinco, o i dinosauri”. “

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Tra il pubblico anche il Sindaco di Cantù Claudio Bizzozzero con gli assessori Luca Delfinetti e Francesco Pavesi.

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Al termine dello spettacolo alcuni giovani spettatori  hanno voluto stringere la mano all’attore e scattare una foto ricordo.

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(foto Francesca Marelli)