Elezioni: ecco cosa vogliono i comaschi dal prossimo sindaco della città



Malcontento, delusione e insoddisfazione sono i sentimenti dei comaschi circa l’operato delle ultime giunte comunali. Infatti i cittadini, intervistati sulle proprie aspettative verso il prossimo sindaco, hanno espresso la propria opinione riguardo i numerosi problemi della città, come la viabilità e il traffico, i parcheggi, la sicurezza e le opere pubbliche di abbellimento, per non dimenticare ovviamente l’eterno problema della Ticosa e delle paratie.
Tutte le persone intervistate hanno manifestato ampiamente il proprio disagio, come dice Laura Colombo, impiegata cinquantanovenne: “Le ultime due giunte sono state una peggio dell’altra – continua la donna -.La città è in uno stato impietoso. Basta vedere viale Geno che dovrebbe essere un simbolo della città e invece presenta marciapiedi in degrado.”
Il problema della condizione delle strade è sicuramente all’ordine del giorno, infatti, l’asfalto, così come i marciapiedi, presentano numerose buche in vari punti della città; rappresentando così, secondo una giovane parrucchiera del centro cittadino, una controversia da non sottovalutare nell’impatto visivo per i turisti, influenzando negativamente in questo modo l’imprenditoria locale.
Secondo un geologo, invece, alla radice delle continue difficoltà a cui Como è sottoposta, vi è poca attenzione e a volte scarsa competenza da parte dei politici che a loro volta condizionano l’inadeguatezza dell’amministrazione pubblica; ma un’avversità più grande, a cui il prossimo sindaco è chiamato, pare essere rappresentata dalla mancanza di parcheggi, in particolare viene ricordata la situazione di Piazza Roma, sia per i turisti sia per i lavoratori del centro che lamentano un eccessivo costo dei posteggi a pagamento e sono così scoraggiati ad utilizzare la propria auto e magari ad usufruire dei servizi pubblici, che però, come hanno spiegato i comaschi, i quali tra l’altro paventano anche una scarsa sicurezza, non sembrano avere una continua efficienza.
Eleonora Signorini, artigiana e proprietaria di una gelateria commenta: “L’impatto coi i turisti deve essere migliorato: non è possibile investire tanto sull’ abbellimento delle piazze, delle fontane, ignorando il lungolago che è la nostra cartolina.” Sottolineando cosi la situazione precaria e al limite della drammaticità delle paratie e del nostro lungolago.
Invece Sergio Trombetta trentacinquenne impiegato ricorda il perenne stato di paralisi e immobilità delle due problematiche più importanti e tangibili: “In primo luogo una questione di cui ho memoria, quella della Ticosa spero che venga risolta, senza dimenticare però le paratie che sono lì da davvero troppo tempo.” Dimostrando che nonostante una rassegnazione generale, i comaschi riservano ancora grandi aspettative verso il futuro politico e amministrativo della città.