Non solo imprenditoria e artigianato, anche l’agricoltura a Como è sempre più “rosa”

8 marzo 2017 | 11:35
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Non solo imprenditoria e artigianato, anche l’agricoltura a Como è sempre più “rosa”

A Como aumentano le imprese in rosa, ma anche l’artigianato segna dati positivi. Ora arriva anche la conferma che nella nostra provincia sono numerose anche le donne che si lanciano in attività legate all’agricoltura. Su un totale di 2000 aziende agricole in Lombardia fondate da donne, infatti, ben 513 sono nel comasco.

“Uomo o donna non fa differenza”. Beatrice Lampugnani, 30 anni, di Orsenigo (Como), non ha dubbi: anche in agricoltura, oggi, ciò che fa la differenza è solo la professionalità. E Beatrice appartiene a quella generazione di giovani imprenditrici che hanno conquistato un ruolo di rilievo nelle imprese che fanno ‘nuova agricoltura’.

Laureata in architettura del paesaggio, lavora tra piante e fiori con il padre e il fratello. E racconta la sua visione su presente e futuro di un’agricoltura sempre più in rosa: “Io mi pongo sempre come una che in questo settore ci è cresciuta e con gli altri giardinieri non ho mai avuto problemi. L’importante è che si veda che sei una persona professionale. Forse in passato c’era qualche differenza fra uomini e donne sui lavori da svolgere, ma adesso non più. Le donne possono fare tutto. Anzi, forse sono gli uomini che non fanno tutto quello che fanno le donne”.

In Lombardia – spiega la Coldiretti regionale su dati Camera di Commercio di Milano – Como e Lecco sono tra le province che hanno un’incidenza di ‘donne imprenditrici agricole’ tra le più alte, seconde solo a quella di Sondrio, dove quasi 4 aziende su 10 sono guidate da donne, contro una media regionale del 22%, Lecco e Como seguono subito dopo e occupano il secondo e terzo posto in graduatoria, con il 25,5% e il 24,8%.

Tra gli esempi virtuosi di giovani donne che scommettono su un futuro in agricoltura c’è anche quello di Roberta Tenderini, poco più che vent’enne, che segue direttamente la malga Ariale, a 1.330 metri di altitudine, nel Comasco: “Hanno iniziato i miei genitori nel 1997. Dopo la scomparsa di mia madre, l’attività è passata a me nel 2012. All’epoca studiavo ancora da perito meccanico. Ho sistemato alcune strutture e sono riuscita a riprendere la monticazione delle vacche da latte, nel 2015 ho aperto l’agriturismo e quest’anno ho aggiunto anche le capre. Produciamo burro e formaggi”.

Una vita dura, ma sulla lavagnetta davanti alla sua baita Roberta ha scritto: “La ricchezza più grande che possediamo, quando alla mattina apriamo gli occhi, è il giorno che abbiamo davanti”.

“Le donne sono cresciute – afferma Cristina De Angeli, responsabile di Coldiretti Donne Impresa Como Lecco e allevatrice di Tremezzo – prima si occupavano di tenere in ordine i conti e le fatture, adesso entrano sempre di più nell’attività operativa quotidiana di gestione dell’azienda e nelle scelte di pianificazione e investimento. E non stiamo parlando solo di settori legati ai servizi di turismo e ristorazione, ma anche in quelli più tradizionali come gli allevamenti da latte o la viticoltura”.

Fonte: Elaborazione Coldiretti Lombardia su dati CCAA Milano