Tangenziale di Como gratuita, la conferma oggi da Roberto Maroni
Annuncio a sorpresa del presidente regionale alla presentazione del nuovo sistema viario della Lombardia. Senza pedaggio anche quella di Varese. Tempi abbastanza rapidi per definire il protocollo.
Una buona notizia per tutti quelli che da tempo si battono per chiedere di non pagare il pedaggio per la Tangenziale. Roberto Maroni, presidente di Regione Lombardia, ha dichiarato nelle ultime ore che il tratto non sarà più a pagamento. Le Tangenziali di Como e Varese, ha sottolineato Maroni, “pur non essendo strade provinciali, diventeranno rete statale e per percorrerle non si pagherà più il pedaggio. Più in generale, la nuova rete di cui stiamo parlando, sarà a libero transito. Quindi, non ci sarà pedaggio e, dove oggi c’e’, verrà tolto”.
Le dichiarazioni di Maroni oggi in occasione della firma di un protocollo fra Regione Lombardia e Anas per la nascita della rete stradale lombarda: 1590 chilometri, 740 km di strade regionali e 850 di strade statali.
“Si tratta – ha commentato il governatore durante la conferenza stampa alla quale erano presenti anche l’assessore alle Infrastrutture e Mobilita’ Alessandro Sorte, il presidente di Anas Gianni Vittorio Armani e il presidente dell’Unione delle province lombarde Pier Luigi Mottinelli – di una novità importante, destinata a diventare un modello, come spesso accade nella nostra Regione”.
“Regione, Province e Anas – ha spiegato il governatore – hanno collaborato molto intensamente per affrontare i problemi che riguardano la nostra rete viaria, arrivando a questo protocollo, che ha come fine quello di migliorarne la gestione per rendere piu’ sicure le strade della Lombardia”.
L’attuale rete stradale provinciale lombarda fatto conta oltre 10mila chilometri. Le Province però, nonostante l’impegno, ha spiegato Maroni, non hanno le risorse necessarie per gestirle in maniera adeguata. Per questo motivo abbiamo definito questo modello, che riguarda una serie di strade che, attraverso il Protocollo, passeranno ad essere gestite da un nuovo soggetto: 740 km andranno a costituire la ‘nuova rete regionale’, diventeranno cioe’ strade regionali. A questi si aggiungeranno altri 850 km della ‘nuova rete statale’, cioe’ di interesse nazionale, che saranno assunte in carico da Anas.
La nuova rete stradale lombarda sarà gestita da una società partecipata da Anas e Regione Lombardia, aperta anche al coinvolgimento delle province. Il protocollo, ha ulteriormente spiegato Maroni, “stabilisce che, entro un mese dalla firma, ci sara’ un apposito gruppo di lavoro fra Regione Lombardia, Anas e Province, per definire il veicolo societario unico, cioe’ il soggetto che dovra’ gestire la nuova rete stradale lombarda, con le risorse necessarie aggiuntive rispetto all’attuale piano Anas sulle strade statali della Lombardia. Entro la fine del 2017, come previsto dal testo dell’accordo, le parti concordano sull’obiettivo di giungere all’operativita’ del nuovo assetto di gestione della rete”.