RACLETTE allo Studio Foce: in concerto Lubomyr Melnyk, mani di nuvole sul piano

21 marzo 2017 | 21:32
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RACLETTE allo Studio Foce: in concerto Lubomyr Melnyk, mani di nuvole sul piano
RACLETTE allo Studio Foce: in concerto Lubomyr Melnyk, mani di nuvole sul piano
RACLETTE allo Studio Foce: in concerto Lubomyr Melnyk, mani di nuvole sul piano

A Lugano per RACLETTE, la “Selezione di Buona Musica Scelta e Curata dal FOCE” che piace tanto anche agli appassionati comaschi in cerca del cantautore del momento o della band di cult. Solo in questa edizione sono passati sull’intimo palco dello Studio Foce i Diaframma, Nadia Reid, Motta, Giovanni Truppi e gli Zen Circus sono imminenti. Vien da chiedersi cosa  ci fa il pianista di origine ucraine Lubomyr Melnyk in mezzo a tanta musica indie rock lui che è soprannominato il «Bach del XXI secolo».  Però RACLETTE lo ha scritto a chiare lettere sul manifesto all’ingresso: la rassegna per chi è curioso, chi ascolta musica, chi è qua per scoprire cose belle.

Giovedì 23 marzo, ore 21.30, lo Studio Foce di Lugano accoglie Lubomyr Melnyk, un autentico innovatore n22el panorama modern classical contemporaneo. Negli ormai quasi quarant’anni della sua carriera ha sviluppato un linguaggio pianistico unico e
personale, la continuous piano music: onde di note velocissime, che danno vita ad un flusso perpetuo e magico, ai confini tra percezione melodica e viaggio immaginativo, un incanto sonoro la cui natura ultima rimane misteriosa.  Basandosi sul principio di una corrente di suono costante e continua, senza interruzioni, crea pattern di note rapidi, complessi e virtuosi, che gli
sono valsi anche il titolo di uno dei pianisti più veloci al mondo.

C’è voluto del bello e del buono perché il mondo si accorgesse dell’arte di Lubomyr Melnyk. C’è voluto, nello specifico, l’interessamento di un’etichetta indipendente affermata come Erased Tapes per rendere appetibile al grande pubblico un portento che si era già manifestato sottotraccia lungo il corso di quarant’anni.
Una storia negletta persino in piena epoca minimalista, a causa delle coordinate geografiche sfavorevoli: la fervente New York da una parte, dall’altra l’Ucraina dove un eremitico pianista ha coltivato senza sosta, in semi-povertà, una tecnica unica al mondo, sinora senza alcun erede.

In una recente intervista ha paragonato la sua attitudine musicale al kung fu “Negli anni, a furia di suonare, il mio corpo è cambiato, i miei arti si sono trasformati, le mie mani non sono più soltanto mani, sono nuvole, aria, acqua. Questa è la trascendenza. È faticoso suonare la continuous music, ma le ricompense sono enormi. Come per i maestri di kung fu o di tai chi, disciplina che pratico: l’energia del corpo è talmente amplificata e intensa che influisce sul proprio modo di stare al mondo in ogni momento. Per comprenderlo bisogna staccarsi dalla mentalità occidentale secondo cui il risultato del proprio lavoro è lo scopo finale: in realtà, come si sostiene nelle filosofie orientali, il fondamento di tutto sta nel processo interiore che fa sì che quel risultato sia raggiunto”.

studio foce raclette

Nel 2016, dopo il successo riscosso dall’album “Rivers And Streams”, e dai concerti europei in Primavera, ha firmato un contratto con la prestigiosa Sony Classical che ha pubblicato il nuovo album “Illirion” che Lubomyr Melnyk ha presentato anche in italia con quattro date lo scorso anno. Il lungo tour lo ha portato a suonare in alcuni tra i più prestigiosi festival europei e in venues d’eccezione, tra cui l’Auditorio Rockelux di Barcellona al Primavera Sound, Boiler Room x St.John’s Sessions a Londra e
Admiralspalast a Berlino.

studio foce raclette

Prima di Melnyk sul palco del Foce salirà la musicista e compositrice canadese Julia Kent, artista che compone facendo uso di violoncello, loops, suoni ambientali e tessiture elettroniche. La sua impronta musicale è stata descritta come “cinematica e impressionista”, “organica e forte”, e “impegnata e spiccatamente personale”. La sua musica è spesso protagonista nelle colonne
sonore di lungometraggi: è il caso, ad esempio, di “This must be the place” di Paolo Sorrentino.

Alcune sue composizioni, poi, hanno fatto da accompagnamento a performance teatrali e di danza. Ha suonato in Europa e Nordamerica, esibendosi in grandi festival come il Primavera Sound a Barcellona, il Donau Festival in Austria e l’Unsound Festival a New York.

studio foce raclette

RACLETTE
Selezione di Buona Musica Scelta e Curata dal FOCE

LUBOMYR MELNYK
Pianoforte (UKR)
              +
Opening act: JULIA KENT
Violoncello (CAN)
GIOVEDÌ 23 MARZO 2017
ORE 21:30
STUDIO FOCE – Via Foce Lugano

Biglietto intero: CHF 12.–
Ridotto: CHF 10.
Prevendita online: tickets.foce.ch